Introduzione alle principali novità del Decreto scuola 2025
Con l’approvazione definitiva del Decreto Legge 127/2025, conosciuto come riforma del sistema scolastico italiano, si delineano importanti cambiamenti che riguardano l’esame di Stato, strumenti per docenti precari, assicurazioni sanitarie e molto altro. Questi interventi mirano a migliorare la qualità dell’istruzione, favorire l’inclusione e semplificare le procedure per il personale docente e non, con un occhio particolare all’innovazione digitale e alla sicurezza.
Nuovo Esame di Stato e Modalità di Valutazione
Una delle principali novità è rappresentata dalla rivisitazione dell’Esame di Maturità 2025: torna il tradizionale esame di maturità con un impianto rinnovato, che valuta più approfonditamente il percorso formativo individuale. Verranno scelti quattro discipline principali, definite tramite decreto ministeriale, e si includeranno anche l’educazione civica e l’esperienza di scuola-lavoro.
Le prove saranno considerate valide solo se tutte le prove previste saranno sostenute e considerate, con una commissione composta da membri interni ed esterni per garantire trasparenza e competenza.
Conseguimento e validità del titolo finale
- Valutazione: la commissione valuterà anche l’elaborato di cittadinanza attiva;
- Responsabilità: il voto in condotta avrà un ruolo determinante nel punteggio finale, con soglie minime di almeno 6 o 9 decimi.
Iniziative e strumenti di supporto per docenti e studenti
Tra le altre misure si evidenziano interventi finalizzati a ridurre la dispersione scolastica: potenziamento delle attività di sostegno personalizzato, inserimento di esami integrativi e una maggiore attenzione ai percorsi di transizione tra indirizzi diversi, in particolare nel biennio e triennio superiore.
Per i percorsi tecnico-professionali, viene ufficialmente riconosciuta la filiera 4+2: quattro anni di diploma tecnico o professionale, seguiti da due anni integrativi in ITS Academy (Istituti Tecnici Superiori), ampliando le opportunità di formazione e specializzazione.
Rinnovo del contratto e risorse finanziarie
Il governo ha stanziato 240 milioni di euro per il rinnovo contrattuale, cui si aggiungono fondi per l’estensione delle assicurazioni sanitarie ai docenti precari, e ulteriori 11 milioni di euro all’anno per il Fondo di formazione del personale scolastico.
Inoltre, vengono favoriti progetti di made in Italy attraverso collaborazioni con la Fondazione Imprese e Competenze.
Innovazione, sicurezza e accessibilità nelle uscite didattiche
Particolare attenzione viene riservata all’edilizia scolastica e alla sicurezza delle uscite didattiche: verranno banditi appalti per garantire mezzi più sicuri, conducenti qualificati e strutture accessibili anche per gli studenti con disabilità.
Ampliamenti e aggiornamenti per il personale docente
Le GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) saranno prorogate fino a dicembre 2026. Questo consentirà di continuare le assunzioni da prima fascia, anche con mini call sui posti di sostegno residui, dopo le immissioni tramite GaE o concorsi. La possibilità di mantenere il docente di sostegno anche l’anno successivo, su richiesta delle famiglie, sarà anch’essa ribadita.
Per quanto riguarda gli edifici scolastici e le attività di formazione, si prevedono ulteriori investimenti e la regolamentazione di interventi per garantire strutture più sicure e funzionali, in linea con gli standard europei.
Carta del docente estesa e percorsi di specializzazione per il supporto
La Carta del Docente sarà estesa anche ai precari con contratto fino a giugno e al personale educativo in servizio, consentendo l’acquisto di titoli di viaggio e hardware/software, con una cadenza quadriennale.
Un importante aggiornamento riguarda anche la validità dei percorsi di specializzazione per il sostegno gestiti da INDIRE: tali percorsi saranno prorogati di un anno e riservati anche a docenti con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto, anche con titoli conseguiti all’estero. La scadenza per le iscrizioni è fissata al 24 aprile 2025.
Conclusioni
Il quadro delineato dal Decreto scuola approvato introduce strumenti e misure che rafforzano il sistema scolastico, puntando all’innovazione, all’inclusione e alla sicurezza, con un occhio di riguardo a gli insegnanti in attesa di stabilizzazione e a gli studenti che debbano affrontare l’Esame di Stato 2025. La riforma rappresenta un passo importante verso una scuola più moderna e inclusiva in Italia.
Il Nuovo Esame di Stato 2025 introduce una revisione dell'esame di maturità, con quattro discipline principali definite tramite decreto ministeriale, l'inclusione dell’educazione civica e dell’esperienza di scuola-lavoro. Le prove saranno valide solo se tutte verranno sostenute, con una commissione composta da membri interni ed esterni per garantire trasparenza, e la valutazione comprenderà anche l’elaborato di cittadinanza attiva.
La Carta del Docente viene estesa anche ai precari con contratto fino a giugno e al personale educativo in servizio, consentendo loro di acquistare titoli di viaggio e hardware/software con una cadenza quadriennale. Questa misura permette di sostenere maggiormente il personale in attesa di stabilizzazione, facilitando l’accesso a strumenti di formazione e supporto professionale.
Il decreto ha previsto l’estensione delle assicurazioni sanitarie anche ai docenti precari, con nuovi fondi stanziati per garantire coperture più ampie e sicure. Sono stati inoltre pianificati interventi per migliorare i servizi di assistenza e sicurezza all’interno delle strutture scolastiche e durante le uscite didattiche.
La proroga delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) consente di continuare le assunzioni da prima fascia, anche con mini call sui posti di sostegno residui, e di mantenere il docente di sostegno per l’anno successivo su richiesta delle famiglie. Questo garantisce maggiore stabilità e continuità nel supporto agli studenti con bisogni educativi speciali.
Il decreto ha ampliato e aggiornato i percorsi di formazione del II ciclo realizzati da INDIRE, rendendoli più innovativi e orientati alle esigenze del sistema scolastico. Tali corsi sono riservati anche a docenti e personale educativo, con la possibilità di ottenere qualificazioni riconosciute a livello nazionale.
La validità del titolo di Istruzione Tecnica e Professionale (ITP) viene riconosciuta con aggiornamenti normativi che ne estendono la validità, facilitando l’accesso a percorsi di specializzazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, nonché il trasferimento di crediti tra istituti italiani ed esteri.
Tra le novità vi è l’estensione della Carta del Docente anche ai precari, che permette l’acquisto di titoli di viaggio e hardware/software. Inoltre, sono previsti interventi per potenziare la sicurezza delle uscite didattiche, con appalti dedicati a garantire mezzi più sicuri, conduttori qualificati e strutture accessibili anche alle persone con disabilità.
Sono previsti ulteriori investimenti in edilizia scolastica e formazione, con interventi finalizzati a migliorare la sicurezza, l’accessibilità e la funzionalità degli edifici scolastici, in linea con gli standard europei. Questi investimenti mirano a creare ambienti di apprendimento più moderni e sicuri.
Il decreto prevede la proroga delle GPS fino a dicembre 2026, consentendo nuove assunzioni e mantenimento del sostegno, e una regolamentazione più stabile delle graduatorie. Sono altresì in programma interventi per migliorare le procedure di reclutamento e la trasparenza del sistema di assunzioni.
Viene prorogato di un anno il percorso di specializzazione per il sostegno gestito da INDIRE, riservato anche a docenti con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto, anche con titoli conseguiti all’estero. Ciò favorisce la formazione e la qualificazione del personale docente in modo più efficace e aggiornato.