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30 ore per l’orientamento: indicazioni per avvio attività 2025/26 e docenti tutor e orientatore. NOTA Ministero — approfondimento e guida

Orientamento scolastico 2025/26: mappatura delle opportunità formative per studenti, con globi che rappresentano le diverse scelte possibili.
Fonte immagine: Foto di cottonbro studio su Pexels

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito fornisce linee guida dettagliate per l'attuazione di attività di orientamento nelle scuole per l'anno scolastico 2025/26. Si rivolge a docenti tutor e orientatori, specificando tempi, modalità e strumenti digitali, per favorire la crescita autonoma degli studenti e le scelte formative e professionali.

  • Indicazioni ministeriali per attività di orientamento con almeno 30 ore nel 2025/26
  • Ruolo e funzioni di docenti tutor e orientatori
  • Utilizzo di piattaforme digitali come “Unica” e l’E-Portfolio
  • Integrazione delle attività nelle diverse fasi scolastiche
  • Collaborazioni tra scuola, università e istituzioni AFAM

Come si organizzano le attività di orientamento per l'anno scolastico 2025/26

Le attività di orientamento devono prevedere un minimo di 30 ore distribuite nell’arco dell’anno scolastico. È fondamentale coinvolgere tutti i docenti del consiglio di classe o gruppi di classi attraverso progetti condivisi, per favorire un approccio multidisciplinare e integrato. Le modalità di svolgimento sono flessibili, potendo combinare attività curriculari ed extracurricolari, e si può prevedere l’utilizzo di strumenti digitali come piattaforme online, E-Portfolio, e risorse come il portale “Unica”. Nobili obiettivi sono sviluppare la conoscenza di sé, comprendere il contesto socio-economico, e aiutare gli studenti a elaborare un progetto di vita autonomo, anche attraverso attività di orientamento incorporate nelle diverse fasi del percorso scolastico.

Per l’organizzazione delle attività di orientamento 2025/26, il Ministero ha sottolineato l’importanza di pianificare interventi coerenti con le esigenze del territorio e degli studenti, assicurando una quantità di ore adeguata alle necessità. La suddivisione delle 30 ore può essere strutturata in moduli distribuiti nel corso dell’anno, con attività che spaziano dall’auto-riflessione personale a incontri con professionisti del mondo del lavoro e dell’università. Si incoraggia l’utilizzo di metodologie partecipative e experiential, come workshop, laboratori e momenti di testing delle competenze. La figura dell’orientatore, affiancato dai docenti tutor, svolge un ruolo centrale nel coordinamento delle iniziative, garantendo un punto di riferimento stabile per gli studenti e contribuendo a creare un percorso personalizzato di crescita e di consapevolezza delle proprie scelte future.

Modalità di implementazione delle attività di orientamento

Per garantire un'efficace implementazione delle attività di orientamento, il Ministero ha fornito indicazioni chiare relative alla durata e alla struttura delle azioni da svolgere. In particolare, è stabilito un limite di 30 ore complessive dedicate all’orientamento nel corso dell’anno scolastico, suddivise in moduli e attività diversificati in base alle esigenze delle varie classi e plessi. Questa modalità consente una pianificazione flessibile, che può essere adattata alle specifiche caratteristiche delle singole scuole, garantendo continuità e approfondimento dei contenuti.

Nel contesto delle attività di avvio per l’anno scolastico 2025/26, è fondamentale coinvolgere i docenti tutor e l’orientatore scolastico, figure chiave per la buona riuscita delle iniziative. I docenti tutor devono ricevere linee guida precise e supporto formativo per gestire al meglio le sessioni di orientamento e integrare le attività con il curriculo scolastico. L’orientatore, invece, svolge un ruolo strategico nel coordinare le azioni, monitorare i progressi e garantire un approccio mirato alle esigenze degli studenti.

Le attività introduttive possono essere svolte attraverso incontri, workshop, laboratori e sessioni di consulenza, preferibilmente all’interno di momenti già dedicati all’extra-curricularità o integrati nell’orario scolastico. È importante che siano pianificate in modo da favorire la partecipazione attiva degli studenti e il coinvolgimento delle famiglie, per creare un percorso di orientamento che sia efficace e inclusivo. Inoltre, l’utilizzo di strumenti digitali come l’E-Portfolio e la piattaforma “Unica” permette di raccogliere e documentare l’esperienza, facilitando la continuità delle azioni anche nel tempo.

Le attività rivolte alle ultime classi della secondaria di secondo grado

Le attività rivolte alle ultime classi della secondaria di secondo grado rappresentano un tassello fondamentale nel percorso di orientamento degli studenti, con l’obiettivo di favorire scelte consapevoli e mirate in vista del proseguimento degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro. In particolare, il Ministero ha promosso un’iniziativa che prevede un minimo di 30 ore dedicate all’orientamento, con indicazioni precise per l’avvio delle attività nel biennio 2025/26. Queste ore devono essere inserite nel piano didattico e sono destinate a fornire agli studenti strumenti pratici e teorici utili per comprendere le professionalità del mercato del lavoro e le opportunità offerte dal sistema universitario e AFAM (Accademie di Belle Arti e Conservatori). Le attività sono progettate per integrare momenti di approfondimento teorico con esperienze pratiche, come visite a università, laboratori di orientamento, incontri con professionisti e aziende. La collaborazione con università, istituzioni AFAM e altri soggetti del territorio permette di creare programmi personalizzati e coerenti con le esigenze del contesto locale. Per garantire un’efficace realizzazione di queste iniziative, il ruolo dei docenti tutor e degli orientatori è cruciale. Essi sono chiamati a coordinare le attività, monitorare il percorso degli studenti e facilitare l’accesso alle risorse e alle opportunità di formazione. Il Ministero sottolinea l’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare, che coinvolga non solo il corpo docente, ma anche il personale delle istituzioni scolastiche, delle università e dei centri di formazione professionale. La pianificazione e la cura dei dettagli di questi percorsi devono essere alignate con le indicazioni ministeriali, assicurando che siano inclusivi e orientati allo sviluppo di competenze chiave per il futuro. Questo investimento strategico mira a rafforzare il ponte tra scuola e università, sostenendo gli studenti nel processo di transizione e migliorando le loro prospettive di successo nel mondo accademico e lavorativo.

Strumenti digitali e piattaforme di supporto

Per facilitare l’efficace utilizzo di queste risorse, sono disponibili strumenti digitale dedicati all’orientamento, come moduli interattivi e tutorial che guidano studenti, docenti e famiglie nelle procedure di iscrizione e nelle attività di autovalutazione. La piattaforma “Unica” integra anche sezioni di supporto per docenti tutor e orientatori, offrendo strumenti di pianificazione delle attività di accompagnamento, monitoraggio degli apprendimenti e valutazione delle competenze acquisite dagli studenti durante le 30 ore di orientamento previste per l’avvio dell’anno scolastico 2025/26. Inoltre, sono disponibili piattaforme di comunicazione e di confronto tra gli attori coinvolti, per facilitare il coordinamento e condividere buone pratiche. Questi strumenti digitali supportano non solo l’organizzazione delle attività, ma anche una più efficiente gestione delle risorse e la personalizzazione del percorso orientativo, contribuendo a un sistema di orientamento scolastico più efficace e accessibile a tutti i soggetti coinvolti.

Dettagli pratici sulla piattaforma e l’E-Portfolio

La piattaforma “Unica” mantiene le modalità di accesso dell’anno precedente, garantendo continuità nel servizio. L’E-Portfolio si compone di sezioni dedicate al percorso di studi, allo sviluppo delle competenze e al “Capolavoro”. Sono disponibili documenti come la certificazione delle competenze, il consiglio di orientamento e il curriculum, necessari lungo il percorso di transizione tra cicli di studio e verso il mondo del lavoro.

Ruolo e funzioni di docenti tutor e orientatori

I docenti tutor supportano gli studenti nella compilazione e nell’uso dell’E-Portfolio, assistendo in autonomia nella analisi critica delle attività e nella selezione del “Capolavoro”. Gli orientatori, invece, si occupano di coordinare e integrare i dati dei territori con le informazioni sulla piattaforma, collaborando con famiglie e studenti per un orientamento personalizzato e aggiornato. La collaborazione tra questi ruoli è fondamentale per un approccio efficace e condiviso.

Valorizzazione dei ruoli e indicazioni future

Le procedure e le risorse per i docenti tutor e orientatori saranno arricchite con successive note ministeriali, per rafforzare la qualità del supporto e garantire un percorso di orientamento coeso e strutturato. La collaborazione tra scuola, università e istituzioni AFAM permette di offrire agli studenti opportunità concrete per scegliere il percorso più adatto alle proprie aspirazioni.

FAQs
30 ore per l’orientamento: indicazioni per avvio attività 2025/26 e docenti tutor e orientatore. NOTA Ministero — approfondimento e guida

Qual è l’obiettivo delle 30 ore di orientamento previste per il 2025/26? +

L’obiettivo è supportare gli studenti nelle scelte formative e professionali, sviluppando autonomia, conoscenza di sé e consapevolezza delle opportunità del sistema educativo e lavorativo.

Come devono essere distribuite le 30 ore di orientamento durante l’anno scolastico 2025/26? +

Le ore devono essere suddivise in moduli distribuiti nel corso dell’anno, integrando attività in presenza, workshop, incontri con professionisti e utilizzo di piattaforme digitali, adattandosi alle esigenze delle classi e dei territori.

Qual è il ruolo dei docenti tutor e degli orientatori nell’attuazione delle attività di orientamento? +

I docenti tutor supportano gli studenti nell’uso dell’E-Portfolio e nelle attività di autovalutazione, mentre gli orientatori coordinano le iniziative, monitorano i percorsi e garantiscono un approccio personalizzato e integrato.

Quali strumenti digitali sono previsti per le attività di orientamento nel 2025/26? +

Sono disponibili piattaforme come “Unica” e l’E-Portfolio, che facilitano la pianificazione, il monitoraggio delle attività e la documentazione delle competenze acquisite dagli studenti durante le ore di orientamento.

Come si integrano le attività di orientamento nelle diverse fasi scolastiche? +

Le attività vengono pianificate come parte integrante del curriculo, attraverso incontri con professionisti, laboratori, visite e momenti di auto-riflessione, per accompagnare gli studenti nel loro percorso di crescita.

Quali sono le modalità di implementazione delle attività di orientamento secondo le indicazioni ministeriali? +

Le attività devono essere strutturate in moduli di almeno 30 ore complessive, con flessibilità metodologica e adattate alle caratteristiche di ogni scuola, garantendo continuità e approfondimento.

Come devono essere coinvolti i docenti tutor e gli orientatori nelle attività di avvio 2025/26? +

Devono ricevere linee guida dettagliate, supporto formativo e partecipare attivamente alla pianificazione e realizzazione delle attività, facilitando la partecipazione degli studenti e delle famiglie.

Quali attività di orientamento sono consigliate per le ultime classi della secondaria di secondo grado? +

Visite a università, laboratori, incontri con professionisti e aziende, così come workshop e sessioni di orientamento personalizzate, per facilitare scelte consapevoli e mirate.

In che modo le istituzioni collaborano per l’attuazione degli interventi di orientamento 2025/26? +

Collaborano tra scuole, università, AFAM e enti locali, creando programmi integrati, condividendo risorse e strumenti, e promuovendo un approccio multidisciplinare e inclusivo.

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