A partire dal 1° gennaio 2026, la nuova normativa offrirà ai genitori lavoratori, sia del settore pubblico che privato, un’estensione dei permessi retribuiti per assistere i figli minorenni affetti da gravi patologie. Questa misura mira a sostenere le famiglie nella cura dei figli con condizioni sanitarie complesse, garantendo maggiori opportunità di assistenza diretta.
- Estensione dei permessi retribuiti di 10 ore annuali
- Riconoscimento di indennità per il tempo dedicato alle cure
- Focalizzazione su patologie gravi e permanenti
- Condizioni e requisiti di accesso dettagliati dalla normativa
SCADENZA: 19/12/2025
DESTINATARI: genitori lavoratori pubblici e privati con figli minori affetti da patologie gravi
MODALITÀ: presentazione di prescrizione medica attestante la condizione del figlio
COSTO: permesso retribuito, indennità supplementare
LINK: Dettagli e modulistica
Come funziona il nuovo permesso per genitori nel 2026
Il nuovo meccanismo dei permessi per i genitori, introdotto dal 2026, rappresenta un importante passo avanti nel sostegno alle famiglie con figli affetti da gravi patologie. Oltre alle ore di permesso già disponibili, i genitori potranno usufruire di 10 ore in più all''anno, consentendo loro di dedicare più tempo alle necessità di assistenza e cura del proprio minore. Le ore aggiuntive si applicano esclusivamente a quei figli che convivono con patologie certificate come oncologiche, cardiopatie gravi, o altre condizioni che richiedono un monitoraggio costante.
Per beneficiare di questo diritto, i genitori devono presentare apposita documentazione medica attestante la condizione del figlio. La normativa prevede che le ore di permesso siano fruibili in modo flessibile, permettendo ai genitori di adattare l’assistenza alle esigenze specifiche del bambino. Inoltre, durante l'utilizzo di queste ore supplementari, viene riconosciuta un'indennità economica che assicura un compenso adeguato, considerando il lavoro di cura svolto. Questo sistema integrato mira a conciliare più efficacemente gli impegni familiari con le necessità lavorative, favorendo un migliore equilibrio tra vita privata e professionale per i genitori coinvolti.
Requisiti di accesso e condizioni
Dal 2026, i permessi per i genitori avranno un’estensione significativa, in particolare per i figli minorenni affetti da gravi patologie. Questi permessi consentiranno ai genitori di avere 10 ore in più di assistenza rispetto all’attuale normativa, riconoscendo così l’importanza di un supporto più consistente per le famiglie colpite da situazioni delicate. Per poter accedere a questi benefici, è fondamentale che la condizione patologica del minorenne venga riconosciuta ufficialmente attraverso documenti e certificazioni mediche appropriate. I requisiti di accesso prevedono che le condizioni cliniche siano attestabili da specialisti e strutture autorizzate, che rilascino prescrizioni mediche dettagliate circa la diagnosi e l’effettiva necessità di assistenza continua. Le patologie che danno diritto a tali permessi includono, ma non si limitano, a malattie oncologiche, patologie croniche invalidanti, patologie rare e altre condizioni che abbiano un impatto significativo sulla vita del minore e della famiglia. È importante sottolineare che la richiesta di permesso deve essere corredata da documentazione medica ufficiale, che attesti la gravità della condizione e la necessità di un supporto costante, per poter usufruire di queste ore aggiuntive e garantire un'assistenza adeguata ai minori e ai loro familiari.
Requisiti di lavoro
Requisiti di lavoro
Il diritto ai permessi per i genitori rappresenta un aspetto fondamentale delle norme sul lavoro, volto a favorire l'equilibrio tra vita professionale e familiare. A partire dal 2026, questa normativa si arricchirà di una misura innovativa che prevede un'aggiunta di 10 ore di permesso in più all'anno per i genitori di figli minorenni affetti da gravi patologie. Questa specifica disposizione ha l’obiettivo di supportare maggiormente le famiglie che devono affrontare situazioni di cura e assistenza intensiva, assicurando loro più tempo e risorse per il benessere dei figli. Per poter usufruire di questi permessi supplementari, è necessario che il genitore sia regolarmente in servizio al momento della richiesta e dell’utilizzo delle ore extra. La normativa garantisce inoltre tutele particolari anche per i genitori affetti da patologie oncologiche o invalidanti, riconoscendo le difficoltà aggiuntive legate alle loro condizioni di salute. In tali casi, i permessi sono concessi al fine di consentire loro di garantire un’assistenza adeguata ai propri figli, senza penalizzazioni di sorta. Inoltre, i requisiti di lavoro richiedono che la richiesta di permesso venga formalmente presentata seguendo le procedure aziendali e rispettando i tempi previsti dalla legge. Questo sistema di tutela mirato permette ai genitori di conciliare efficacemente le esigenze di cura con le responsabilità lavorative, contribuendo a una società più equa e solidale.
Durata e modalità di fruizione
Dal 2026, i permessi per i genitori di figli minorenni affetti da gravi patologie saranno ulteriormente ampliati di 10 ore, offrendo un supporto più consistente nella gestione delle cure. La modalità di fruizione di questi permessi rimane flessibile, permettendo ai genitori di utilizzarli in modo personalizzato in base alle esigenze del bambino e alle proprie possibilità lavorative. È possibile usufruire delle ore suddividendole in singoli periodi di tempo o in blocchi più ampi, come intere giornate, a seconda di quanto stabilito con il datore di lavoro. Questa normativa mira a consentire un aiuto concreto ai nuclei familiari, permettendo di garantire un'assistenza costante e di qualità ai minori affetti da patologie, senza compromettere troppo la stabilità lavorativa dei genitori. La pianificazione accurata di tali permessi è essenziale per garantire un equilibrio tra vita lavorativa e responsabilità familiari, migliorando il benessere complessivo del minore e facilitando il recupero e la gestione delle condizioni di salute. Inoltre, la loro fruizione può essere adattata alle esigenze emergenti, offrendo maggiori possibilità di accompagnamento e supporto nel lungo termine.
Quando e come richiedere il permesso
Per accedere al beneficio, è obbligatorio presentare una prescrizione medica aggiornata, che specifichi la condizione patologica del figlio e l’indicazione delle ore richieste. La richiesta va inoltrata all’azienda o all’ente pubblico competente, rispettando i termini stabiliti dalla normativa.
Quali patologie sono tutelate dal nuovo beneficio per i figli minorenni
Il nuovo provvedimento tutela famiglie con bambini affetti da patologie oncologiche sia in fase acuta che di controllo, malattie croniche o invalidanti, malattie rare, e condizione di invalidità pari o superiore al 74%. La normativa si applica anche quando il minore beneficia dell’indennità di frequenza, che riconosce uno stato di gravità. La tutela è estesa a tutte le patologie che comportano la necessità di continui assistenza e visite specialistiche.
Patologie oncologiche e croniche
Le patologie oncologiche sono comprese sia in fase attiva sia di controllo, garantendo ai genitori il diritto di accudire i figli senza perdere il posto di lavoro. Le malattie croniche o invalidanti, riconosciute ufficialmente, sono anch’esse tutelate, offrendo maggiori strumenti per la gestione delle cure.
Malattie rare e invalidità
La normativa supporta inoltre ragazzi con malattie rare, spesso caratterizzate da trattamenti complessi e frequenti. La soglia di invalidità riconosciuta è almeno al 74%, anche se per i minori questa prevalenza si considera già raggiunta se beneficiano dell’indennità di frequenza, che facilita l’accesso ai permessi.
Impatti pratici sulle famiglie
Grazie a questa misura, le famiglie possono pianificare meglio le visite mediche, le terapie e le analisi cliniche, evitando di dover rinunciare a ore di lavoro o a soste non programmate. La possibilità di usufruire di 10 ore in più offre un sostegno concreto a chi affronta sfide sanitarie complesse.
Integrazione con altre misure di tutela
Il beneficio si integra con altri strumenti di tutela, come l’indennità di frequenza e altri permessi previsti dal test sanitario, creando un quadro di sostegno completo per le famiglie con minori affetti da patologie serie.
Quando scadono i requisiti e come fare domanda
I requisiti per accedere ai permessi vengono riconosciuti al momento della richiesta, e sono validi finché permane la condizione patologica del minore. La domanda va presentata prima di usufruire delle ore extra, seguendo le procedure indicate nella circolare INPS n. 152 del 19 dicembre 2025. È importante rispettare le tempistiche per garantire il diritto senza interruzioni.
Modalità di richiesta
Per ottenere i permessi, è necessario presentare una prescrizione medica dettagliata, attesta la patologia e la sua gravità. La richiesta deve essere inoltrata al datore di lavoro o all’ente competente, rispettando i criteri stabiliti dalla normativa.
Documentazione richiesta
Oltre alla prescrizione medica, è opportuno allegare tutta la documentazione utile, come certificati di invalidità e attestazioni di frequentazione di programmi di cura o di riabilitazione.
Durata della validità dei requisiti
Il riconoscimento dei permessi durerà fino alla completa risoluzione della condizione patologica, o fintanto che permane la necessità di assistenza continuativa. La normativa garantisce così un trattamento flessibile e personalizzato.
Indicazioni per la presentazione della domanda
La procedura può variare leggermente a seconda dell’ente di riferimento, ma generalmente si svolge tramite presentazione di richiesta formale presso l’ufficio preposto, integrata dalla documentazione medica richiesta.
FAQs
Permessi per i genitori: dal 2026, 10 ore in più per i figli con gravi patologie
Dal 2026, i genitori lavoratori potranno usufruire di 10 ore in più di permesso annuale retribuito per assistere i figli con gravi patologie, prevedendo anche indennità aggiuntive.
I genitori di figli minorenni affetti da patologie gravi, riconosciute tramite certificazioni mediche, possono accedere alle ore supplementari.
Sono incluse patologie oncologiche, croniche invalidanti, malattie rare e condizioni che comportano un grado di invalidità pari o superiore al 74%, riconosciuto tramite certificazione medica.
È necessario presentare una prescrizione medica dettagliata che attesti la condizione del figlio e inviarla all’azienda o all’ente pubblico rispettando le procedure stabilite.
Il diritto rimane valido finché persiste la condizione patologica o la necessità di assistenza continuativa, fino a completa guarigione o risoluzione.
Garantisce una maggiore flessibilità, consentendo ai genitori di adattare le ore di permesso alle esigenze del bambino, migliorando l’equilibrio tra vita privata e lavorativa.
Le ore aggiuntive possono essere utilizzate in modo flessibile, in singoli periodi o blocchi, a seconda delle esigenze del minore e delle possibilità del genitore, previo accordo con il datore di lavoro.
È obbligatorio presentare una prescrizione medica aggiornata e inoltrarla all’azienda o all’ente competente seguendo le indicazioni della normativa vigente.
Oltre alla prescrizione medica, sono utili certificati di invalidità e attestazioni di cura o riabilitazione, da presentare insieme alla richiesta.