Dal 1° gennaio 2026, i lavoratori con bisogni di salute particolari potranno usufruire di nuove agevolazioni che prevedono 10 ore supplementari di permesso retribuito all’anno. Questa novità riguarda pazienti oncologici, soggetti con malattie croniche o invalidità riconosciuta e genitori di figli con condizioni di salute critiche, offrendo maggiore supporto e flessibilità nell’assistenza medica.
- Introduzione di 10 ore retribuite in più per cure e visite mediche
- Valido per pazienti oncologici e invalidi riconosciuti
- Modalità di accesso specificate nelle circolari INPS
- Supporto anche per genitori di figli in condizioni di salute difficili
Come funzionano i nuovi permessi dal 2026
Dal 1° gennaio 2026, le nuove disposizioni introdotte dalla Legge 18 luglio 2025, n. 106, rappresentano un importante passo avanti nel supporto ai lavoratori con malattie oncologiche e invalidità. In particolare, viene riconosciuto un incremento di dieci ore retribuite annuali specificamente dedicate a cure mediche, visite di controllo, analisi e trattamenti terapeutici periodici. Queste ore si integrano con i permessi già previsti dai contratti collettivi e con i benefici previsti dalla normativa vigente, offrendo così una maggiore flessibilità nel gestione delle cure essenziali senza incidere sul reddito del lavoratore. È importante sottolineare che tali permessi sono stati pensati per garantire un miglior equilibrio tra la tutela della salute e l’attività lavorativa, riducendo lo stress e le preoccupazioni legate alle conseguenze economiche delle visite mediche. La norma si propone inoltre di favorire un accesso agevole alle prestazioni sanitarie, evitando rinvii o ritardi che potrebbero compromettere la salute dei lavoratori affetti da patologie gravi. Pertanto, questa misura si configura come un sostegno fondamentale per chi necessita di cure nei tempi più appropriati, contribuendo anche a una migliore tutela dei diritti dei lavoratori nelle situazioni di fragilità.
Modalità di richiesta e fruizione
Le modalità di richiesta dei permessi per malati oncologici e invalidi, nonché delle ulteriori 10 ore retribuite dal 1° gennaio 2026, sono abbastanza articolate ma ben definite per garantire un accesso agevole ai lavoratori interessati. Innanzitutto, il lavoratore che necessita di usufruire di queste ore deve compilare e inviare una specifica domanda all’ente previdenziale competente, allegando la prescrizione medica che attesti la condizione di malattia oncologica o invalidità. È fondamentale che la prescrizione sia rilasciata da professionisti pubblici o enti accreditati, e che specifichi chiaramente le cure e le visite mediche necessarie. La richiesta può essere inoltrata tramite i servizi telematici dell’INPS, utilizzando il portale online, o tramite gli istituti di patronato che offrono supporto nella compilazione e nell’invio delle domande. Una volta inoltrata, l’INPS effettua tutte le verifiche necessarie, tra cui la validità della prescrizione medica e la condizione di attivazione del rapporto di lavoro, che deve essere ancora in corso al momento della richiesta. L’azienda, una volta riceuta la comunicazione di autorizzazione, deve approvare e rispettare le ore di permesso concesse, garantendo che siano correttamente calendarizzate e retribuite. È anche importante sottolineare che questa procedura è stata chiaramente illustrata nella Circolare INPS n. 152 del 19 dicembre 2025, che fornisce tutte le indicazioni operative, inclusa la documentazione da presentare e i tempi di presentazione. In sintesi, il processo di richiesta e fruizione dei permessi è pensato per essere trasparente e accessibile, assicurando ai lavoratori il diritto di ricevere cure mediche senza perdere il proprio stipendio e senza creare disagi eccessivi per le aziende.
Procedura e documentazione necessaria
Per accedere ai permessi per malati oncologici e invalidi dal 1° gennaio 2026, i lavoratori devono seguire una specifica procedura e presentare la documentazione richiesta. Innanzitutto, è necessario ottenere una certificazione medica rilasciata dal medico curante o da uno specialista, che attesti la condizione di salute, la diagnosi e la necessità di visite mediche o terapie. Questa certificazione deve indicare con precisione la durata e la frequenza delle cure necessarie. La richiesta di permesso può essere presentata attraverso il sistema di gestione HR aziendale o tramite portale istituzionale competente, rispettando le modalità e i requisiti previsti dalla normativa vigente. È importante assicurarsi che tutti i documenti siano autentici e aggiornati, e che siano correttamente compilati secondo le linee guida fornite. Oltre alla certificazione medica, potrebbe essere richiesto di consegnare documentazioni integrative, come attestazioni di invalidità o certificazioni delle fasce di disabilità riconosciute ufficialmente. La richiesta deve essere effettuata tempestivamente, preferibilmente con un certo anticipo rispetto alle necessità di cura, per garantire l’accesso ai permessi senza complicazioni. Infine, i datori di lavoro devono essere informati delle richieste di permesso, che devono essere accettate in conformità con le normative sulla tutela della salute e dei diritti dei lavoratori, rispettando le tempistiche e le modalità stabilite dalla legge.
Requisiti specifici
Per accedere ai permessi per malati oncologici e invalidi, è fondamentale presentare una prescrizione medica dettagliata che attesti la condizione di salute e le necessità di cura. Tale prescrizione deve essere rilasciata da un medico specialista e deve essere validata dall’autorità sanitaria competente. Inoltre, i lavoratori devono essere regolarmente assunti e attivi nel rapporto di lavoro presso l’azienda o l’ente di appartenenza. È importante allegare anche la documentazione ufficiale di riconoscimento dell’invalidità o della condizione di malattia, come le certificazioni INPS o altri provvedimenti ufficiali. A partire dal 1° gennaio 2026, i lavoratori con malattie oncologiche o invalidità avranno diritto a ulteriori 10 ore retribuite per permessi, che possono essere utilizzate per visite mediche o cure, previa autorizzazione e aggiornamento della documentazione medica. Questi permessi devono essere comunicati all’azienda con adeguato preavviso, e la loro corretta gestione è fondamentale per garantire la tutela delle esigenze di salute dei lavoratori senza penalizzazioni sul versante lavorativo.
Requisiti di invalidità e riconoscimento
La legge considera soddisfatto il requisito di invalidità se già riconosciuto con percentuale pari o superiore al 74%, anche nel caso di figli minori con invalidità, grazie all’indennità di frequenza.
Approfondimenti su requisiti e normative
Diverse norme, tra cui la circolare INPS n. 152 del 19 dicembre 2025, chiariscono le modalità di applicazione dei nuovi permessi e le condizioni per la loro fruizione. È importante consultare le fonti ufficiali per aggiornamenti e dettagli pratici relativi alle procedure.
Indicazioni normative principali
Le norme tengono conto delle esigenze di lavoro e salute, garantendo ai beneficiari maggiori strumenti di tutela. La legge intende facilitare l’accesso alle cure mediche, riducendo le difficoltà di conciliazione tra salute e lavoro.
Rimani aggiornato sulle novità
Per conoscere tutte le opportunità e gli aggiornamenti legislativi, si consiglia di consultare gli strumenti ufficiali e le circolari INPS, mantenendo una connessione costante con i canali di comunicazione istituzionali.
FAQs
Permessi retribuiti per malati oncologici e invalidi: novità dal 2026 con 10 ore aggiuntive
Dal 1° gennaio 2026, sono state introdotte 10 ore retribuite in più all’anno per cure e visite mediche, specificatamente per malati oncologici e invalidi riconosciuti.
Possono beneficiare di questi permessi i lavoratori riconosciuti come malati oncologici o invalidi con percentuale di invalidità superiore al 74%, e i genitori di figli in condizioni di salute critiche.
Il lavoratore deve presentare una richiesta all’INPS con la prescrizione medica che attesti la condizione di salute, tramite modalità telematica o patronato. L’INPS verifica e autorizza le ore, che devono essere calendarizzate dall’azienda.
È necessario un certificato medico dettagliato rilasciato da un professionista sanitario, attestazioni di invalidità o certificazioni ufficiali, e una richiesta tempestiva all’ente competente.
Il lavoratore invia domanda all’INPS con la prescrizione medica; l’INPS verifica i requisiti; e, una volta approvata, l’azienda calendarizza e retribuisce le ore concesse.
L’invalidità deve essere riconosciuta ufficialmente con una percentuale pari o superiore al 74%, tramite certificazioni INPS o documenti ufficiali attestanti la condizione.
L’invalidità è riconosciuta se pari o superiore al 74%, inclusa l’invalidità di figli minori tramite l’indennità di frequenza, conformemente alla normativa vigente.
Le nuove disposizioni consentono ai lavoratori di accedere facilmente alle ore retribuite per cure, prevenendo ritardi e garantendo il rispetto dei tempi di salute senza penalizzazioni economiche o lavorative.
È consigliabile consultare la circolare INPS n. 152 del 19 dicembre 2025 e i canali ufficiali dell’istituto per le ultime normative e procedure aggiornate.