ata
5 min di lettura

Diritto allo studio 2026: come ottenere permessi fino a 150 ore per docenti e personale ATA — Guida completa 2026

Docente consulta bacheca informativa: diritto allo studio 2026, permessi 150 ore per formazione e aggiornamento personale ATA e docenti.

Scadenza e modalità di presentazione della domanda per il diritto allo studio 2026

Per accedere ai permessi previsti dal diritto allo studio 2026, la domanda deve essere presentata entro il 15 novembre 2025 (per l'anno solare 2026). È importante verificare eventuali anticipazioni presso l'Ufficio Scolastico Provinciale di riferimento, poiché alcuni uffici potrebbero anticipare la scadenza. Ogni Ufficio pubblica il contingente massimo di permessi disponibili per ogni ordine di scuola, destinati a docenti, personale educativo e ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario). La richiesta va inoltrata presso la scuola di servizio, entro la data stabilita, e copre l’intero anno 2026, dal 1° gennaio al 31 dicembre.

Permessi straordinari e limiti massimi previsti

Il massimo di permessi rimborsati attribuibili è di 150 ore annuali per ciascun dipendente, calcolate proporzionalmente in base all’orario di servizio e alla tipologia di contratto (ad esempio, se il docente ha un contratto fino a giugno, i permessi saranno ridotti di conseguenza). Attenzione: alcuni Uffici stanno ancora emettendo permessi validi fino al 31 dicembre 2025, riferiti all’anno scolastico precedente; pertanto, è fondamentale distinguere tra i permessi per l’anno scolastico 2025/26 e quelli dell’anno precedente.

Chi può presentare domanda di diritto allo studio 2026

  • Docenti e personale educativo
  • Personale ATA
  • Insegnanti con incarico annuale di religione cattolica

Il personale può essere a tempo indeterminato o determinato, con contratti fino al termine delle attività didattiche o dell’anno scolastico. Per incarichi part-time, la quantità di permessi viene proporzionata alle ore di servizio.

Procedura di presentazione e soggetti coinvolti

La domanda deve essere consegnata alla segreteria scolastica di servizio. La scuola, a sua volta, inoltra la richiesta all’Ufficio Scolastico Provinciale. Se il personale lavora in più scuole, le richieste devono essere notificate e conformi a tutte le istituzioni coinvolte, garantendo correttezza e trasparenza nel processo.

Determinazione del contingente di beneficiari e assegnazione dei permessi

In ogni provincia, il numero totale di beneficiari non può superare il 3% del personale in servizio all'inizio dell’anno scolastico. Gli Uffici pubblicano entro il 15 ottobre il contingente massimo disponibile suddiviso per settore e ordine di scuola. Se ci sono posti vacanti, possono essere assegnati a altri settori, mantenendo sempre trasparenza e equità.

Decorrenza e utilizzo dei permessi

I permessi decorrono dal 1° gennaio 2026 e sono utilizzabili fino al 31 dicembre 2026. È possibile richiederli anche anticipatamente, specialmente per attività formative già avviate nel periodo settembre-dicembre 2025, previa verifica con l’Ufficio Scolastico di riferimento.

Corsi e attività coperti dai permessi

Le richieste di permesso riguardano partecipazioni a:

  • Corsi per il conseguimento di titoli di studio professionali o di qualifica
  • Corsi di specializzazione, abilitazione o riconversione professionale (anche riconosciuti ufficialmente)
  • Corsi di laurea o titoli equipollenti, inclusi quelli di istruzione secondaria
  • Corsi post-universitari

Per le attività di formazione online, è richiesto di poter dimostrare l’iscrizione, la partecipazione alle lezioni, l’attestato di frequenza e, nel caso di università telematiche, l’attestazione di collegamento durante le ore di lezione.

Modalità di utilizzo del permesso e attività di studio

La circolare della Funzione Pubblica specifica che i permessi devono essere utilizzati per attività didattiche effettivamente svolte o sostenimento di esami, non per attività di studio personale o esercitazioni al di fuori dell’orario di servizio.

I permessi possono essere articolati come:

  1. Permessi orari durante la giornata lavorativa
  2. Permessi giornalieri per intera giornata di servizio

Certificazioni, documentazione e comportamento

Al termine dell’attività, il personale deve consegnare immediatamente certificazione attestante l’utilizzo dei permessi. La mancata presentazione comporta la considerazione dei periodi come senza assegnazioni e il recupero delle competenze. Se i permessi vengono fruiti a giornata intera, non influenzano il conteggio dei giorni dell’anno di prova; se a ore, non ci sono restrizioni.

Fruizione e variazioni delle richieste

La modalità di utilizzo (giornate intere o frazioni) viene regolamentata dai contratti regionali, che devono comunque garantire l’adeguamento dei turni di lavoro per facilitare la partecipazione ai corsi. È possibile presentare domanda anche in presenza di assunzioni tardive, entro pochi giorni dall’inizio dell’incarico, previo accordo con l’Ufficio Scolastico.

Diritti del personale delle scuole parificate e contratti regionali

Il personale di scuole private parificate o aderenti ad associazioni come FISM, AGIDAE e ANINSEI, ha diritto ai permessi secondo i rispettivi contratti nazionali e regionali, garantendo pari opportunità di partecipazione a corsi e attività di studio.

Riferimenti normativi e modulistica ufficiale

Le norme di riferimento includono:

  • Art. 3 del DPR 395/98
  • Legge 266/88
  • Circolare del Ministero della Funzione Pubblica n. 31787/1989
  • Contratti collettivi nazionali e regionali

Per la modulistica, si consiglia di consultare gli allegati alle circolari di riferimento o di richiedere i moduli alla segreteria scolastica, adattandoli alle specifiche esigenze locali.

Per approfondimenti e aggiornamenti ufficiali, si raccomanda di verificare periodicamente le pubblicazioni degli Uffici Scolastici Provinciali e i contratti integrativi regionali.

FAQs
Diritto allo studio 2026: come ottenere permessi fino a 150 ore per docenti e personale ATA — Guida completa 2026

Domande frequenti sul Diritto allo Studio 2026: permessi fino a 150 ore per docenti e ATA

Qual è la scadenza per la presentazione della domanda di diritto allo studio 2026?+

La domanda deve essere presentata entro il 15 novembre 2025. Tuttavia, è opportuno verificare eventuali anticipazioni presso l’Ufficio Scolastico Provinciale di riferimento, poiché alcuni uffici potrebbero anticipare la scadenza.


Come si calcolano i permessi massimi di 150 ore per docenti e ATA?+

I permessi fino a 150 ore sono calcolati proporzionalmente in base all’orario di servizio e al tipo di contratto. Ad esempio, per contratti a tempo pieno, si garantiscono fino a 150 ore annuali, mentre per contratti part-time, i permessi vengono ridotti secondo le ore effettivamente prestante.


Chi può presentare domanda di diritto allo studio 2026?+

Possono richiedere i permessi docenti, personale educativo, personale ATA e insegnanti con incarico annuale di religione cattolica. La domanda può essere inoltrata sia da personale a tempo indeterminato sia determinato, conformemente alle disposizioni vigenti.


Qual è la procedura corretta per la presentazione della domanda?+

La domanda deve essere consegnata presso la segreteria scolastica di servizio, che a sua volta la inoltra all’Ufficio Scolastico Provinciale. Per personale in più scuole, le richieste devono essere conformi e comunicate a tutte le istituzioni coinvolte, garantendo trasparenza e correttezza.


Come viene determinato il contingente massimo di permessi disponibili?+

Il contingente massimo viene calcolato in rapporto al 3% del personale in servizio all'inizio dell’anno scolastico in ogni provincia. Gli Uffici pubblicano entro il 15 ottobre il totale disponibile, suddiviso per settore e ordine scolastico.


Quando possono essere utilizzati i permessi corrispondenti al diritto allo studio 2026?+

I permessi decorrono dal 1° gennaio 2026 e sono utilizzabili fino al 31 dicembre 2026. È possibile richiederli anche anticipatamente, se si partecipano a corsi o attività formative già avviate nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2025.


Quali tipologie di corsi e attività giustificano i permessi?+

I permessi coprono partecipazioni a corsi di qualificazione professionale, specializzazione, lauree, titoli equipollenti, corsi post-universitari e attività di formazione online dimostrabile mediante iscrizione, attestati e collegamenti durante le lezioni.


In che modo i permessi devono essere utilizzati durante l’attività di studio?+

I permessi devono essere impiegati esclusivamente per attività didattiche, esami o partecipazioni a corsi di formazione, e non per studio personale o esercitazioni extracurricolari. Possono essere articolati come permessi orari o giornalieri.


Qual è l’obbligo di certificazione al termine dell’utilizzo dei permessi?+

Al termine dell’attività, il personale deve presentare immediatamente certificazione attestante l’utilizzo dei permessi. La mancata consegna può comportare il recupero delle ore non giustificate e la perdita del diritto ai permessi.


Possono essere richiesti permessi anche per assunzioni tardive?+

Sì, è possibile presentare domanda anche in presenza di assunzioni tardive, anche pochi giorni prima dell’inizio dell’incarico, previo accordo con l’Ufficio Scolastico e rispettando le scadenze stabilite.


Quali sono i diritti del personale delle scuole parificate o aderenti a contratti regionali?+

Il personale delle scuole private parificate o aderenti a contratti regionali ha diritto ai permessi secondo i rispettivi contratti nazionali e regionali, garantendo pari opportunità di partecipazione a corsi e attività di studio, in modo equivalente a quello del personale statale.

Altri Articoli

PEI Assistant

Crea il tuo PEI personalizzato in pochi minuti!

Scopri di più →

EquiAssistant

Verifiche equipollenti con l'AI!

Prova ora →