Firma dell'Accordo Quadro e il suo Ruolo nel Settore Pubblico
Il 28 ottobre 2025 si è ufficialmente sancito il firmamento del Contratto collettivo nazionale quadro (CCNQ) 2025-2027, un documento strategico che delinea le linee guida per i processi di contrattazione nel settore pubblico. Questo atto rappresenta il primo passo verso il rinnovo dei contratti di lavoro, coinvolgendo varie categorie di impiegati pubblici e preparando il terreno alle negoziazioni successive.
Struttura e Composizione dei Compartimenti e delle Aree Contrattuali
Il testo del nuovo CCNQ conferma la configurazione dei quattro comparti principali:
- Funzioni centrali
- Funzioni locali
- Sanità
- Istruzione e Ricerca
Le suddette aree sono state rivisitate e aggiornate in applicazione delle novità normative apportate dal decreto-legge n. 90/2025, che ha introdotto modifiche ai criteri di gestione e organizzazione della professione pubblica, in particolare per quanto riguarda le aree dirigenziali e le relative qualifiche.
Impatto delle Novità sul Settore e le Aree Dirigenziali
Le innovazioni normative hanno comportato una ridefinizione delle aree della dirigenza, con un attenzione particolare alla distinzione tra comparti e ruoli dirigenziali. Il CCNQ quindi segna un punto di partenza importante per i processi di negoziazione, con un occhio rivolto alla valorizzazione delle qualifiche e alle autonomie negoziali.
Significato della Firma come Primo Passo nel Rinnovo Contrattuale
La firma dell’accordo rappresenta un segno tangibile della volontà di avviare il ciclo di rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Tale fase sarà decisiva anche per elaborare le attività di aggiornamento contrattuale del personale scolastico e delle altre categorie coinvolte, segnando un nuovo punto di partenza per il settore.
Assenze e Motivazioni dietro il Non Apporre Firma
Tra i firmatari assenti dall’accordo, si evidenziano:
- Confederazione Italiana Sindacati Autonomi (CIDA)
- Unione Sindacale di Base (USB)
In particolare, la CIDA ha deciso di non firmare il testo, motivando questa scelta con la richiesta di esclusione degli DSGA (Dirigenti dei Servizi Generali e Amministrativi) dall’area dirigenziale. La confederazione sottolineava come questa esclusione rappresenti un elemento di criticità, considerando il ruolo fondamentale di questa figura nel funzionamento amministrativo del settore pubblico.
In conclusione, il CCNQ 2025/27 costituisce un primo passo strategico per il rilancio dei contratti nel settore pubblico, aprendo un nuovo ciclo di negoziazioni che coinvolgerà le parti sociali e le istituzioni per affrontare le sfide e le questioni ancora irrisolte, rafforzando il quadro di rappresentanza e le condizioni contrattuali del personale pubblico.
Il CCNQ 2025/27 è il Contratto Collettivo Nazionale Quadro firmato il 28 ottobre 2025, delineando le linee guida per le negoziazioni nel settore pubblico. Tale accordo costituisce il primo step verso il rinnovo contrattuale, coinvolgendo diverse categorie di impiegati pubblici e avviando un ciclo di negoziazioni negoziali fondamentali per migliorare condizioni e qualifiche.
Il nuovo CCNQ suddivide il settore pubblico in quattro comparti principali: funzioni centrali, funzioni locali, sanità, e istruzione e ricerca. Queste aree sono state aggiornate in conformità con le novità normative introdotte dal decreto-legge n. 90/2025, favorendo una gestione più efficace delle qualifiche e delle autonomie negoziali.
Le recenti modifiche legislative, in particolare quelle apportate dal decreto-legge n. 90/2025, hanno portato a una ridefinizione delle aree dirigenziali, distinguendo con maggiore precisione tra comparti e ruoli dirigenziali. Queste innovazioni rappresentano un passo importante verso una maggiore valorizzazione delle qualifiche e delle autonomie negoziali nel settore pubblico.
La firma dell’accordo rappresenta un segnale tangibile della volontà di avviare ufficialmente il ciclo di rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Questo passo è cruciale per iniziare le negoziazioni rinnovate, coinvolgendo il personale scolastico e le altre categorie, e segnando così un nuovo punto di partenza per il settore.
La Confederazione Italiana Sindacati Autonomi (CIDA) ha deciso di non firmare il testo, motivando tale scelta con la richiesta di escludere gli DSGA (Dirigenti dei Servizi Generali e Amministrativi) dall’area dirigenziale. Queste loro obiezioni sottolineano l'importanza di riconoscere pienamente il ruolo di queste figure nell’amministrazione pubblica.
L’esclusione degli DSGA dall’area dirigenziale può comportare una criticità nel riconoscimento delle loro competenze e responsabilità, influendo sulle dinamiche organizzative e sulla valorizzazione professionale di queste figure strategiche nella gestione amministrativa della pubblica amministrazione.
Attraverso l'aggiornamento delle aree e delle qualifiche, il CCNQ stabilisce una base solida di negoziazione e di valorizzazione delle autonomie, creando un contesto più flessibile e adattabile alle sfide future del settore pubblico, come la digitalizzazione e la riforma amministrativa.
Le parti sociali, ossia sindacati e rappresentanze dei lavoratori, svolgono un ruolo fondamentale nel processo di negoziazione, contribuendo alla definizione delle condizioni contrattuali, delle qualifiche e delle autonomie negoziali, promuovendo un dialogo costruttivo e partecipato con le istituzioni.
Le prossime tappe saranno definite a seguito delle negoziazioni avviate con la firma del CCNQ, coinvolgendo le parti sociali e le istituzioni. Il percorso continuerà con incontri, accordi specifici e l’adozione di eventuali aggiornamenti contrattuali, in vista di un rinnovo completo nel settore pubblico.
Le prospettive future prevedono un rafforzamento delle condizioni contrattuali, una maggiore valorizzazione delle qualifiche professionali e un ampliamento delle autonomie negoziali, con particolare attenzione alle innovazioni legislative e alle esigenze di modernizzazione del settore pubblico.