Chi: studenti sospesi o destinatari di provvedimenti disciplinari. Cosa: partecipano a iniziative civiche e di emergenza sulla strada. Quando: dal 2023 in poi. Dove: Bergamo, presso l’Istituto Guido Galli. Perché: trasformare le sospensioni in percorsi di responsabilità civica e crescita personale.
- Progetto innovativo che coinvolge forze dell’ordine e operatori del soccorso
- Esperienza diretta sulla strada per promuovere legalità e sicurezza
- Riconoscimento a livello nazionale con protocollo di sperimentazione
- Obiettivo: ridurre il fenomeno delle sospensioni scolastiche gravi attraverso l’educazione civica attiva
Regole principali del progetto
Destinatari: studenti sospesi o con provvedimenti disciplinari
Modalità: partecipazione a iniziative civiche e di emergenza sul campo, indossando divise delle forze dell’ordine o attraverso esercitazioni pratiche
Contesto e finalità dell’iniziativa ‘Ragazzi On the Road’ a Bergamo
Il contesto dell’iniziativa ‘Ragazzi On the Road’ a Bergamo nasce dalla necessità di affrontare in modo costruttivo il fenomeno degli studenti sospesi da scuola per motivi gravi, spesso dovuti a comportamenti che compromettono l'ordine e la sicurezza scolastica. Questa iniziativa si propone di trasformare una misura punitiva in un’opportunità di crescita e sensibilizzazione. Invece di relegare i giovani in ambienti chiusi o sospenderli senza un supporto concreto, il progetto li coinvolge in attività sul territorio, sotto la supervisione di vigili, forze dell’ordine e operatori del soccorso. L’obiettivo principale è offrire a questi ragazzi un’esperienza educativa diversa, che li metta in contatto diretto con il mondo delle istituzioni e delle professioni di pubblico servizio.
Attraverso questo esperimento, si mira a rafforzare il senso civico, insegnando ai giovani l'importanza della legalità e del rispetto delle regole in contesti pratici e significativi. La finalità è anche quella di prevenire recidive comportamentali attraverso un percorso di educazione esperienziale, che coinvolge attivamente i ragazzi e li responsabilizza nel contribuire alla sicurezza della comunità. La presenza delle forze dell’ordine e degli operatori del soccorso in questa iniziativa rappresenta inoltre un momento di dialogo e confronto diretto, che può aiutare a ridurre eventuali pregiudizi e a instaurare rapporti più positivi tra giovani e istituzioni civiche. In questo modo, Bergamo si distingue per un approccio innovativo volto non solo a penalizzare, ma a educare e responsabilizzare i giovani coinvolti in situazioni di criticità.
Come si inserisce l’esperimento nel contesto nazionale
Questo tipo di iniziativa rappresenta una risposta concreta alla necessità di alternative efficaci alle sospensioni tradizionali. La collaborazione tra istituzioni scolastiche, forze dell’ordine e associazioni volontarie pone l’accento su un modello di educazione civica operativo, che mira a rieducare i giovani attraverso l’esperienza pratica. La strategia di Bergamo si distingue per il suo approccio pratico e interattivo, portando i ragazzi a vivere in prima persona le regole e i valori della società, contro l’abbandono scolastico e l’esclusione sociale.
Perché l’innovazione è importante
Con questo progetto si intende trasformare le sospensioni in occasioni di crescita e responsabilità. La strada diventa un luogo in cui i giovani imparano, tramite l’esperienza, rispetto delle norme, legalità e sicurezza. L’obiettivo è anche quello di ridurre il fenomeno dei ragazzi lasciati senza guida, spesso mandati "per strada" in modo problematico, si spera attraverso un’esperienza educativa che favorisca il loro reinserimento positivo e consapevole nella società.
Quali sono i benefici per i partecipanti
I giovani coinvolti acquisiscono conoscenze pratiche sulla sicurezza stradale e sulle norme civiche, approfondiscono il senso di responsabilità e vengono accompagnati in un percorso di crescita emotiva e sociale. La supervisione di esperti e professionisti garantisce un intervento centrato sulle esigenze specifiche di ogni ragazzo, favorendo un loro riscatto personale e sociale.
Regole principali del progetto
Destinatari: Il progetto è rivolto principalmente a studenti sospesi o coinvolti in provvedimenti disciplinari che, a causa di potenziali comportamenti a rischio, vengono temporaneamente allontanati dall’ambiente scolastico tradizionale. Questa iniziativa mira a trasformare momenti di sospensione in opportunità di apprendimento pratico e di integrazione civica, offrendo loro occasioni di partecipare attivamente a progetti di utilità sociale.
Modalità: I partecipanti vengono coinvolti in attività sul campo che simulano interventi di emergenza, inclusa l’impiego di divise ufficiali simili a quelle delle forze dell’ordine e degli operatori di soccorso. Tali attività includono esercitazioni pratiche di primo intervento, coordinamento con le squadre di emergenza e intervento civico, con il supporto di professionisti qualificati. Inoltre, si promuovono iniziative di educazione civica e di rispetto delle regole, rafforzando il senso di responsabilità e di comunità tra i giovani coinvolti.
Obiettivi: Lo scopo principale è di educare gli studenti a un comportamento responsabile e di responsabilizzazione, riducendo il rischio di recidiva e favorendo un percorso di reinserimento più consapevole. Si mira anche a sensibilizzare su tematiche di sicurezza e di solidarietà, stimolando la partecipazione attiva e il senso civico tra i giovani, contribuendo al contempo a un miglioramento delle relazioni tra cittadini e forze dell’ordine.
Link: https://orizzonteinsegnanti.it
Coinvolgimento delle figure professionali
Per garantire l’efficacia e la sicurezza dell’iniziativa ‘Ragazzi On the Road’, sono coinvolte diverse figure professionali che operano in sinergia. Oltre al dirigente scolastico Luigi Brizio Campanelli e allo psicologo Lorenzo Brollo, sono presenti agenti delle forze dell’ordine, operatori del soccorso e volontari qualificati, tutti formati specificamente per gestire situazioni di emergenza e dialogare con i giovani. Questo team multidisciplinare si occupa di monitorare i comportamenti degli studenti, offrendo loro feedback immediati e strumenti pratici per migliorare la loro consapevolezza delle norme di sicurezza stradale. L’obiettivo è creare un’esperienza educativa che ispiri responsabilità e collaborazione, evitando che i giovani, sospesi per motivi gravi, siano lasciati abbandonati a se stessi, ma piuttosto accompagnati verso un percorso di crescita civica e sociale attraverso un intervento diretto e coinvolgente.
Ruolo delle forze dell’ordine e degli operatori del soccorso
Le forze dell’ordine partecipano attivamente, indossando divise e conducendo esercitazioni pratiche, mentre gli operatori del soccorso simulano interventi di emergenza. Questo approccio pratico e diretto è pensato per trasmettere valori di legalità e responsabilità, facendo percepire ai giovani il ruolo di tutela e servizio che le istituzioni esercitano nella società.
Risultati e prospettive future
Il protocollo di sperimentazione nazionale firmato nel 2023 dà riconoscimento ufficiale a ‘Ragazzi On the Road’. Si prevede di estendere il progetto ad altre città e scuole, puntando sulla validità di un modello di educazione civica attiva e sul coinvolgimento diretto dei giovani nelle pratiche di responsabilità e sicurezza. L’esperimento dimostra come l’alternativa alle punizioni punitive possa essere efficace, trasformando i percorsi di sospensione in opportunità di crescita civica.
FAQs
Studenti sospesi da scuola per motivi gravi: l’esperimento ‘Ragazzi On the Road’ di Bergamo
È un progetto che coinvolge studenti sospesi per motivi gravi, portandoli a partecipare a attività sul campo con forze dell’ordine e operatori del soccorso, per reformare il significato delle sospensioni scolastiche.
L’obiettivo è ridurre le sospensioni gravi attraverso un percorso di educazione civica attiva e responsabilizzante, favorendo il rispetto delle norme e la crescita personale dei giovani.
Partecipano a esercitazioni pratiche di emergenza, simulazioni di intervento, e attività civiche svolte sotto la supervisione di professionisti, con l’utilizzo di divise ufficiali e strumenti reali.
Oltre ai docenti e psicologi, ci sono agenti delle forze dell’ordine, operatori del soccorso e volontari qualificati, tutti formati per gestire emergenze e dialogare con i giovani.
Attraverso attività pratiche che illustrano il rispetto delle regole, la legalità e la sicurezza, coinvolgendo i giovani in esperienze dirette con le istituzioni civiche e di pubblica sicurezza.
È stato firmato un protocollo di sperimentazione nel 2023 per estendere il modello in altre città italiane, puntando su educazione civica pratica e coinvolgimento attivo dei giovani.
Perché trasforma le sospensioni in opportunità educative pratiche, facendo usare ai giovani la strada come ambiente di apprendimento di rispetto e responsabilità.
Acquisiscono conoscenze pratiche su sicurezza e norme civiche, sviluppano responsabilità, e vengono accompagnati in percorsi di crescita emotiva e sociale.
Partecipano attivamente con esercitazioni pratiche e simulazioni, trasmettendo valori di legalità e responsabilità direttamente ai giovani coinvolti.