Incontro chiave all’Aran il 5 novembre per il rinnovo contrattuale
Il prossimo 5 novembre si terrà un importante incontro tra i sindacati rappresentativi del personale scolastico e l’Aran (Agenzia per la Riforma degli Interventi Normativi e Amministrativi) per discutere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024. L’obiettivo principale è arrivare a un accordo che consenta un aumento salariale prossimo ai 300 euro lordi annui, un passo significativo per le condizioni di lavoro di docenti e ATA.
La proposta economica e gli aumenti previsti
Attualmente, l’Aran ha avanzato una proposta che prevede un incremento di circa 150 euro lordi mensili per il personale scolastico, che si traduce già in un miglioramento sulla busta paga a causa di alcune norme che hanno aumentato le indennità di vacanza contrattuale. L’ammontare complessivo, quindi, rappresenta un primo passo verso il miglioramento delle retribuzioni del comparto.
Per approfondimento, ecco i dettagli principali:
- Per il personale amministrativo, gli aumenti mensili variano tra 82 e 186 euro
- Per i docenti, gli aumenti medi mensili oscillano tra 105 e 177 euro
- Le indennità di funzione, che per i docenti passano da 204 a 320 euro mensili, sono state anch’esse aggiornate
- Per il personale amministrativo, le indennità variano tra 88 e 109 euro mensili
- I Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) avranno un’indennità di direzione stabilita a 2.972 euro annui
Risorse straordinarie e possibilità di aumento
Oltre alla parte fissa delle retribuzioni, sono disponibili alcune risorse extra, tra cui:
- Una somma una tantum di 240 milioni di euro, che equivale a meno di 10 euro mensili in più
- Economie di bilancio di ultima ora, che tuttavia risultano marginali e poco prevedibili per il prossimo futuro, anche alla luce della Legge di Bilancio 2026
Restano ancora da definire le quote di queste risorse da inserire nelle componenti stipendiali fisse e accessorie, un punto che potrebbe influenzare l’entità reale degli aumenti.
Previsione di aumento più consistente nel triennio successivo
Un’anticipazione importante riguarda il CCNL 2025-2027, che potrebbe portare un incremento complessivo dell’11-12%, equivalente a circa 142 euro mensili per i docenti e 104 euro per il personale Ata. Questo dato, anche se non ancora formalmente contrattualizzato, si basa su direttive del ministero delle Funzioni Centrali e su un atto di indirizzo dell’Aran.
Le reazioni sindacali e la strategia di doppio contratto
Per raggiungere l’obiettivo di circa 300 euro all’anno di aumento per lavoratore, si ipotizza l’implementazione di un "doppio contratto":
- Rinnovo del CCNL 2022-2024 con aumenti minori e risorse limitate;
- Un nuovo contratto per il triennio 2025-2027 con incrementi più sostanziosi e definitivi.
Da un lato, i sindacalisti di alcuni comparti, tra cui Cisl Scuola, Snals, e Anief, si sono mostrati favorevoli alle trattative e all’ipotesi di incrementi più elevati. Meno ottimista è la posizione di associazioni come Gilda degli Insegnanti e Flc-Cgil, che risultano più critiche sulla strada intrapresa.
Considerazioni finali e prospettive future
In conclusione, il rinnovo del contratto potrebbe portare a un aumento complessivo di circa 300 euro lordi all’anno per docenti e Ata, rappresentando circa l’11-12% di incremento. Sebbene questa cifra non copra ancora i livelli dell’inflazione attuale, stimata attorno al 17-18% nel triennio precedente, rappresenta comunque un passo importante per il riconoscimento economico del personale scolastico.
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FAQs
Contratto Docenti e Ata: Quasi 300 Euro di Aumento in Arrivo, Quello che Serve per Sbloccare le Risorse
L’obiettivo principale dell’incontro è raggiungere un accordo per il rinnovo del CCNL 2022-2024, con l’intento di garantire quasi 300 euro di aumento salariale annuo per i docenti e il personale Ata, migliorando così le loro condizioni di lavoro.
L’attuale proposta prevede un incremento di circa 150 euro lordi mensili, ottenuto anche grazie a norme che aumentano le indennità di vacanza contrattuale, rappresentando così un primo progresso verso il miglioramento delle retribuzioni.
Per il personale amministrativo, gli aumenti mensili variano tra 82 e 186 euro, mentre per i docenti si collocano tra 105 e 177 euro, con indennità di funzione aggiornate e differenti quote di incremento.
Dispoibile una somma una tantum di 240 milioni di euro, equivalente a circa 10 euro in più al mese, e economie di bilancio di ultima ora, sebbene marginali e poco prevedibili, che potrebbero contribuire ad aumenti futuri.
Per il CCNL 2025-2027, si prevede un incremento complessivo dell’11-12%, che si tradurrebbe in circa 142 euro mensili per i docenti e 104 euro per il personale Ata, anche se non ancora ufficializzato.
I sindacati propongono un “doppio contratto”: il rinnovo del CCNL 2022-2024 con aumenti limitati e un nuovo contratto per il triennio 2025-2027, il quale dovrebbe garantire incrementi più sostanziosi e definitivi.
Le sigle come Cisl Scuola, Snals e Anief sono favorevoli alle trattative con proposte di incrementi più elevati, mentre organizzazioni come Gilda degli Insegnanti e Flc-Cgil risultano più critiche e meno ottimiste sulla possibilità di ottenere aumenti significativi nel breve termine.
In conclusione, si prospetta un aumento complessivo di circa 300 euro lordi all’anno, ovvero l’11-12%, un passo importante anche se non ancora sufficiente a coprire l’inflazione del 17-18% prevista nel triennio, ma comunque significativo per il riconoscimento economico del personale scolastico.
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