Il 12 dicembre si prospetta una giornata di mobilitazione generale in Italia, coinvolgendo anche il settore scolastico, con manifestazioni e scioperi contro le proposte della Legge di Bilancio 2026. La Cgil, tra i principali promotori, chiede modifiche essenziali per migliorare condizioni di lavoro, salari e servizi pubblici fondamentali, sostenendo che senza interventi urgenti la qualità della vita e i diritti dei lavoratori rischiano di peggiorare.
- Proteste e manifestazioni in diverse città italiane
- Motivazioni legate a salari, investimenti e diritti dei lavoratori
- Procedure chiare per la partecipazione degli insegnanti
- Focus sulla richiesta di miglioramenti nel settore pubblico
Dettagli sulla partecipazione allo sciopero
Destinatari: lavoratori del settore scuola e pubblici
Modalità: comunicazione scritta (facoltativa), adesione irrevocabile
Link: Tecnica della Scuola
Manifestazioni principali e loro svolgimento
Lo sciopero del 12 dicembre, promosso dalla Cgil e altre sigle sindacali, rappresenta un momento di forte mobilitazione contro le modifiche previste dalla Legge di Bilancio che, secondo i promotori, potrebbero avere ripercussioni negative sui diritti e sulle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici e dei lavoratori in generale. Le manifestazioni si svolgeranno in numerose città italiane, con un coinvolgimento diretto di studenti, insegnanti, personale della scuola e lavoratori di altri settori pubblici e privati. Durante le manifestazioni sono previsti cortei pacifici che si snoderanno lungo principali arterie cittadine, accompagnati da discorsi e interventi di leader sindacali, rappresentanti degli uffici pubblici e degli studenti. La partecipazione è massiccia e testimonia un diffuso fermento contro le misure ritenute lesive delle garanzie sociali e dei diritti acquisiti. La mobilitazione mira non solo a contestare le specifiche misure della legge, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle criticità e sulle richieste di un’azione più attenta alle esigenze delle categorie coinvolte. Attraverso questa giornata di protesta, i manifestanti intendono sottolineare l’importanza di un dialogo costruttivo e di una revisione delle politiche fiscali e sociali che possa garantire maggiore equità e prospettive di crescita condivise.
Firenze: il corteo e gli interventi
A Firenze, il corteo partirà alle ore 9 da piazza Santa Maria Novella. Dopo aver percorso via della Ninna e piazza del Carmine, si terranno interventi pubblici di lavoratori e rappresentanti sindacali, culminando con le dichiarazioni di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil.
Roma: raduno e discorsi pubblici
A Roma, l’appuntamento è alle 9 in piazza Vittorio Emanuele II. Da qui il corteo si sposterà verso i Fori Imperiali, con la partecipazione di rappresentanti di associazioni, movimenti sociali e il segretario della Fillea Cgil, Antonio Di Franco.
Milano: corteo e interventi
Il corteo milanese partirà alle 9 da Porta Genova, con destinazione piazza della Scala, e vedrà la partecipazione di Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil, che terrà un discorso conclusivo.
Sicilia: manifestazione regionale a Palermo
Per la Sicilia, la mobilitazione avrà luogo a Palermo, con appuntamento alle 9.30 in piazza Santo Spirito, seguito da un corteo e interventi di delegati e rappresentanti dei movimenti giovanili.
Le motivazioni della protesta contro la Legge di Bilancio 2026
La Cgil sostiene che la Manovra economica in discussione rappresenta un rischio per il miglioramento delle condizioni di lavoratori e cittadini. Le richieste principali riguardano aumenti salariali, maggiori investimenti pubblici e una riforma fiscale equa, per contrastare la precarietà e favorire un miglior equilibrio tra diritti e responsabilità.
Reclami specifici della protesta
Tra i principali punti di criticità indicati dalla Cgil ci sono:
- Aumenti di salari e pensioni
- Investimenti più consistenti in sanità e scuola
- Riforma fiscale giusta e progressiva
- Contrasto alla precarietà e alla disoccupazione
- Sicurezza sui luoghi di lavoro
- Ferma opposizione al riarmo militare
- Sostenere i servizi pubblici come sanità e istruzione
- Revisione dell’età pensionabile e dei contratti di lavoro precari
- Aumento dei fondi per il salario accessorio
Secondo la Cgil, la Legge di Bilancio 2026 rischia di peggiorare la qualità di vita di lavoratori, pensionati, giovani e donne, limitando i diritti acquisiti e ostacolando il progresso sociale e lavorativo del Paese.
Come partecipare allo sciopero: procedure e regolamenti
La partecipazione degli insegnanti e dei lavoratori alle proteste del 12 dicembre è regolamentata dall’accordo vigente sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali, stipulato nel dicembre 2020. Le modalità prevedono procedure di comunicazione e dichiarazione di adesione chiare e irrevocabili, finalizzate a garantire il rispetto del diritto di sciopero senza discriminazioni.
Procedure di adesione per i lavoratori
In particolare, i dirigenti scolastici devono invitare i lavoratori a comunicare la loro adesione mediante comunicazione scritta, anche via email, entro quattro giorni dall’invito stesso. La mancata risposta non rappresenta un obbligo e non pregiudica il diritto di sciopero. La decisione di aderire diventa irrevocabile e comporta trattenute salariali.
Considerazioni sulle comunicazioni e le dichiarazioni
Il lavoratore che aderisce conferma la scelta irrevocabile di scioperare, senza che la comunicazione possa essere modificata il giorno dell’evento. La partecipazione è volontaria, e l’adesione si ritiene definitiva se formalizzata in tempo utile.
Dettagli sulla partecipazione allo sciopero
Dettagli sulla partecipazione allo sciopero
Lo sciopero del 12 dicembre, indetto anche per la scuola contro la Legge di Bilancio, rappresenta una importante forma di protesta per i lavoratori del settore pubblico e privato. La partecipazione è aperta a tutti i lavoratori scolastici, tra cui docenti, personale amministrativo, ATA (Assistenti, Tecnici e ausiliari), e a tutti coloro che sono coinvolti nel sistema educativo. La motivazione principale alla base di questa mobilitazione è la contrarietà alle misure incluse nella Legge di Bilancio che, secondo i sostenitori, rischiano di compromettere la qualità dell'istruzione e di penalizzare le risorse destinate alla scuola. L'iniziativa è volta anche a richiamare l'attenzione su temi come la stabilità dell'impiego, le condizioni di lavoro e il miglioramento delle risorse finanziarie destinate al settore.
Per adesione, i lavoratori possono comunicare la loro partecipazione in forma scritta, se desiderato, anche se questa modalità è facoltativa. È importante sottolineare che l’adesione allo sciopero è irrevocabile, quindi i lavoratori devono essere certi della loro decisione prima di comunicarla. La comunicazione può essere inviata tramite canali ufficiali, come email o moduli predisposti dall'ente, o semplicemente mediante una dichiarazione scritta personale. La partecipazione allo sciopero implica il rispetto delle normative e delle eventuali procedure interne previste dal proprio contratto di lavoro.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla mobilitazione, è possibile consultare il sito della Tecnica della Scuola, portale specializzato che fornisce informazioni accurate e approfondite sulle iniziative sindacali e le questioni inerenti al mondo della scuola. È consigliabile verificare eventuali comunicazioni ufficiali e rispettare le modalità indicate per assicurare una partecipazione corretta e consapevole allo sciopero.
Note pratiche sulla partecipazione
- È consigliabile comunicare anticipatamente la propria adesione all'organizzatore o all'ente competente, anche se non è obbligatorio, per permettere una migliore gestione delle eventuali attività di monitoraggio e di comunicazione.
- La partecipazione allo sciopero del 12 dicembre, anche per la scuola, rappresenta un diritto del lavoratore, ma è importante rispettare le eventuali procedure previste dai contratti di lavoro o dalle norme locali, e informare preventivamente i propri superiori o le autorità scolastiche competenti, ove richiesto.
- Le motivazioni della Cgil includono la richiesta di miglioramenti nella Legge di Bilancio, richiamando l'attenzione sulle questioni di salari, condizioni di lavoro, e diritti dei lavoratori e del settore scolastico. La partecipazione può essere vista come un gesto di solidarietà e di protesta contro provvedimenti percepiti come dannosi per lavoratori e studenti, contribuendo a stimolare il dialogo tra le parti coinvolte.
Riepilogo delle prassi di adesione
La decisione di aderire allo sciopero è irrevocabile e comporta trattenute salariali, ma la partecipazione resta volontaria e comunicabile secondo le modalità previste.
Aggiornamenti e comunicazioni ufficiali
Le notizie sullo sciopero del 12 dicembre verranno costantemente aggiornate, 24 ore su 24, attraverso canali ufficiali e fonti sindacali. Per notizie in tempo reale e approfondimenti, si consiglia di consultare le pagine ufficiali della *Tecnica della Scuola* e delle sigle sindacali coinvolte.
FAQs
Sciopero del 12 dicembre anche nella scuola contro la Legge di Bilancio: le ragioni della Cgil
Lo sciopero mira a protestare contro le misure della Legge di Bilancio 2026 che rischiano di compromettere qualità dell'istruzione, salari e risorse per la scuola, secondo i promotori, in danno ai lavoratori e agli studenti.
Possono aderire docenti, personale amministrativo, ATA (Assistenti, Tecnici, Ausiliari) e tutti gli operatori coinvolti nel sistema educativo, come previsto dall'iniziativa.
La comunicazione può essere inviata in forma scritta, tramite email o moduli ufficiali, ed è irrevocabile; deve essere fatta prima dell’evento, seguendo le procedure interne del contratto.
La Cgil richiede aumenti salariali, maggiori investimenti pubblici, riforma fiscale progressiva e servizi pubblici più garantiti, ritenendo che le misure della Legge di Bilancio penalizzino i lavoratori e le categorie più deboli.
Le manifestazioni si svolgeranno in città come Firenze, Roma, Milano e Palermo, con cortei, interventi pubblici e incontri di leader sindacali per sensibilizzare sull'importanza di migliorare le condizioni di lavoro e i servizi pubblici.
A Firenze, il corteo partirà alle 9 da piazza Santa Maria Novella con interventi di Landini; a Roma, alle 9 in piazza Vittorio Emanuele II con un corteo verso i Fori Imperiali; a Milano, da Porta Genova verso piazza della Scala con interventi, e a Palermo, alle 9.30 in piazza Santo Spirito con delegati e rappresentanti.
Aumenti salariali, maggiori investimenti in sanità e istruzione, riforma fiscale progressiva, contrasto alla precarietà, sicurezza sui luoghi di lavoro e sostegno ai servizi pubblici fondamentali.
Le norme prevedono comunicazioni scritte e irrevocabili da parte dei lavoratori e delle istituzioni scolastiche, che devono essere effettuate prima dell’evento, nel rispetto delle procedure interne e contrattuali.
Per garantire il corretto rispetto dei diritti di sciopero, evitare discriminazioni e mantenere un equilibrio tra diritto di protesta e rispetto delle regole interne delle istituzioni scolastiche.