altre-news
5 min di lettura

Che scuola superiore scegliere? La guida di Novara per i genitori

Ragazzo e adulto con occhiali protettivi e guanti gialli fanno esperimenti scientifici a casa, scelta scuola superiore a Novara
Fonte immagine: Foto di RDNE Stock project su Pexels

Chi sono i soggetti coinvolti nella scelta della scuola superiore a 12 anni? Cosa devono considerare i genitori in questa fase? Quando e dove si affronta questa decisione? Perché è importante capire il ruolo dei genitori nel processo di orientamento scolastico dei figli? Questa guida fornisce strumenti e riflessioni essenziali per accompagnare i bambini in un momento delicato della loro crescita.

  • La difficoltà di fare scelte definitive a 12 anni
  • Il ruolo cruciale dei genitori nel supporto e nella guida
  • Come leggere i segnali delle inclinazioni dei ragazzi
  • L'importanza di un orientamento flessibile e non definitivo

La complessità della scelta scolastica per i ragazzi di 12 anni

In questo momento cruciale, i genitori svolgono un ruolo fondamentale nel supportare i ragazzi nel processo decisionale. È importante adottare un atteggiamento di ascolto attento, senza pressioni, e incoraggiare il ragazzo a esplorare le proprie passioni e inclinazioni. La scelta della scuola superiore non deve essere solo basata sui risultati scolastici, ma anche su interessi, motivazioni e potenzialità individuali. Attraverso conversazioni aperte, visite alle scuole durante gli open day e il confronto con insegnanti e ragazzi già iscritti, i genitori possono aiutare i figli a capire qual è il percorso più adatto senza indurli a decisioni affrettate. È pertanto essenziale rimanere aggiornati sulle offerte formative e sui valori di ogni istituto, mantenendo come obiettivo il benessere e la crescita equilibrata del giovane. Ricordarsi che questa scelta non è definitiva ma per il percorso formativo e di vita di ciascuno, e che il supporto emotivo e la capacità di ascolto dei genitori sono determinanti nel facilitare un processo decisionale più sereno e consapevole.

Perché i 12-13 anni non sono sufficientemente maturi

È importante comprendere che i ragazzi di 12-13 anni si trovano ancora in una fase di crescita cognitiva ed emotiva, il che limita significativamente la loro capacità di prendere decisioni ponderate e mature riguardo al proprio percorso scolastico e futuro. La maturità necessaria per scegliere con consapevolezza una scuola superiore, considerando aspetti come le proprie inclinazioni, le competenze e le opportunità future, non è ancora completamente sviluppata a questa età. Inoltre, i loro interessi e preferenze tendono a essere fluttuanti, influenzati dall’ambiente, dai coetanei e dalle esperienze quotidiane, rendendo difficile fare scelte irrevocabili e definitive. I genitori, quindi, devono assumere un ruolo di guida e supporto, aiutando i propri figli a esplorare le diverse opzioni senza pressioni eccessive. È fondamentale promuovere un approccio di ascolto e di confronto, affinché i giovani possano maturare le proprie idee e interessi in modo graduale e consapevole. Solo attraverso questa pazienza e supporto, i ragazzi potranno sviluppare una maggiore autonomia e capacità di decisione, preparandosi meglio per le scelte che li attenderanno in futuro. Questa fase rappresenta un’opportunità per i genitori di insegnare valori come l'ascolto, la riflessione e l'importanza di un percorso di crescita personale, piuttosto che di effettuare scelte definitive in modo affrettato.

Il contributo dei genitori: accompagnare senza imporre

In questa fase delicata della crescita, è fondamentale che i genitori assumano un ruolo di accompagnamento rispettoso e di supporto. La scelta della scuola superiore rappresenta un momento di transizione importante, che può generare incertezza e ansia sia nei ragazzi che nei genitori. Secondo Novara, è essenziale evitare di esercitare pressioni o di imporre decisioni immediate, poiché ciò potrebbe influire negativamente sulla libertà di scelta e sulla fiducia in sé stessi del ragazzo. Al contrario, i genitori dovrebbero favorire un dialogo aperto e onesto, condividendo le proprie esperienze e offrendo spunti utili senza giudizi o imposizioni. È utile fare domande che aiutino il giovane a riflettere sui propri interessi, valori e aspirazioni, accompagnandolo nel processo decisionale. Inoltre, i genitori possono facilitare la ricerca di informazioni sulle diverse offerte scolastiche, coinvolgendo anche gli studenti stessi nel partecipare alle visite e alle attività di orientamento. In questo modo, si crea un percorso condiviso, che rafforza la fiducia e l'autonomia del ragazzo, preparandolo a scegliere con consapevolezza la scuola superiore più adatta alle proprie inclinazioni e attitudini.

Un esempio pratico: il desiderio di diventare chef

Un caso riportato da Novara riguarda un ragazzo motivato, che manifestava il desiderio di entrare nel mondo della cucina, interessato a partecipare a programmi come *MasterChef*. I genitori, temendo un percorso troppo rischioso o poco stabile, intervennero suggerendo di riconsiderare questa aspirazione. Alla fine, questa presa di posizione si rivelò una mossa corretta, in quanto il desiderio di cambiare strada era più un entusiasmo passeggero che una vera vocazione. Questo esempio sottolinea l'importanza di ascoltare, ma anche di analizzare i reali interessi dei giovani, senza dare troppe illusioni o sogni troppo precoci.

Segnali importanti per l’orientamento scolastico

  • Segnali di interesse o difficoltà in determinate discipline
  • Reazioni ed emozioni rispetto a diverse attività scolastiche
  • Inclinazioni che emergono nel tempo e nello svolgimento degli studi

Destinatari: genitori, insegnanti e counsellor

Modalità: osservazione, dialogo e supporto continuo

Link: Guida di Novara sull'orientamento scolastico

Il ruolo dell’orientamento: un processo in evoluzione

È importante sottolineare che il processo di orientamento a 12 anni non è mai completo: i giovani stanno ancora scoprendo le proprie inclinazioni e, di conseguenza, le decisioni prese sono suscettibili di revisione e aggiustamenti nel tempo. La fase di terza media, infatti, rappresenta un momento di partenza più che di decisione definitiva. Gli indizi più utili sono le preferenze stimate attraverso piccoli segnali, come la resistenza o l’interesse verso certe discipline scolastiche. Questi elementi aiutano genitori e insegnanti a facilitare un percorso più adattato alle reali attitudini dei ragazzi, senza impostare scelte immutabili.

Perché nessuna decisione è irrevocabile

Nel 1971, Novara ricevette il consiglio di non intraprendere il liceo classico, ritenuto troppo impegnativo. Tuttavia, la sua carriera da autore dimostra che anche decisioni inizialmente contestate possono rivelarsi adeguate nel tempo. Le esperienze maturate nel percorso scolastico contribuiscono a costruire il futuro, e non esistono scelte assolutamente sbagliate che precludano la crescita personale.

Conclusioni

La scelta della scuola superiore deve essere considerata come un percorso di accompagnamento e di ascolto, piuttosto che come un momento di decisione definitiva. Cambiamenti e riconsiderazioni fanno parte del processo evolutivo di ogni ragazzo, e i genitori devono sostenere i figli in questa fase, favorendo decisioni che possano essere riformulate nel tempo senza creare blocchi o pressioni eccessive.

FAQs
Che scuola superiore scegliere? La guida di Novara per i genitori

Quali sono i soggetti coinvolti nella scelta della scuola superiore a 12 anni? +

I principali soggetti coinvolti sono i genitori, gli insegnanti, i counsellor e ovviamente il ragazzo stesso, che deve essere ascoltato e supportato nel suo percorso decisionale.

Perché è difficile scegliere la scuola superiore a 12 anni? +

Perché a 12 anni i ragazzi sono ancora in fase di sviluppo cognitivo ed emotivo, quindi non hanno maturità sufficiente per decisioni definitive, e i loro interessi sono variabili e influenzabili.

Qual è il ruolo dei genitori nel processo di scelta scolastica? +

I genitori devono accompagnare i figli con ascolto, supporto e dialogo aperto, senza esercitare pressioni, aiutandoli a esplorare le proprie inclinazioni e fornendo informazioni sulle diverse opzioni.

Come possono i genitori aiutare i figli a leggere i segnali delle loro inclinazioni? +

Osservando interesse o difficoltà in specifiche discipline, reazioni emotive e inclinazioni che emergono nel tempo, i genitori possono comprendere meglio le attitudini dei ragazzi.

Perché l’orientamento scolastico a 12 anni non è mai definitivo? +

Perché i giovani sono ancora in fase di scoperta e maturazione delle proprie inclinazioni, e le decisioni prese possono essere riviste e adattate nel tempo.

Qual è il metodo consigliato per accompagnare i figli nella scelta scolastica? +

Favorire il dialogo aperto, l’ascolto, la condivisione di esperienze e la ricerca di informazioni sulle scuole, coinvolgendo anche il ragazzo nelle visite e attività di orientamento.

Come può una visita alle scuole aiutare il ragazzo nel processo decisionale? +

Le visite permettono di conoscere l’ambiente scolastico, parlare con insegnanti e studenti, e di capire se l’offerta formativa si adatta alle inclinazioni del ragazzo.

Come gestire il caso di un interesse come quello di diventare chef? +

I genitori dovrebbero ascoltare e analizzare il desiderio, distinguendo tra entusiasmo passeggero e vocazione reale, per supportare il ragazzo con una guida equilibrata.

Quali segnali possono indicare l’orientamento più adatto? +

Segnali di interesse o difficoltà in specifiche discipline, reazioni emotive e inclinazioni emergenti nel tempo sono utili a capire quale percorso può essere più adatto.

Perché nessuna decisione scolastica è irrevocabile? +

Le esperienze scolastiche contribuiscono a modellare il futuro, e molte decisioni possono essere riviste o cambiate nel percorso di crescita, senza precludere opportunità.

Altri Articoli

PEI Assistant

Crea il tuo PEI personalizzato in pochi minuti!

Scopri di più →

EquiAssistant

Verifiche equipollenti con l'AI!

Prova ora →