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Semestre filtro di Medicina: le biologhe laureate protestano contro le prove ripetute

Biologhe laureate con camici e provette protestano contro il semestre filtro di Medicina e le prove ripetute per l'accesso.
Fonte immagine: Foto di Kindel Media su Pexels

Due biologhe già laureate e abilitate alla professione hanno deciso di manifestare contro il semestre filtro, rifiutando di sostenere i quiz richiesti per l'accesso a Medicina. La loro protesta, rivolta alle istituzioni nazionali, evidenzia questioni di giustizia e riconoscimento dei percorsi di studi pregressi, suscitando un dibattito sulla normativa e l'equità nel sistema di selezione.

  • Le due biologhe hanno conseguito laurea triennale e magistrale, e sono iscritte all’albo professionale.
  • Hanno deciso di non partecipare alle prove del semestre filtro, consegnando i test in bianco in segno di protesta.
  • Richiedono un approccio più equo che riconosca il percorso di studi già svolto senza ripetere esami inutilmente.
  • La protesta pone in discussione le modalità di selezione e i principi di inclusione nelle procedure di accesso.
  • C’è un dibattito più ampio sulla compatibilità tra sistemi di valutazione e diritti degli studenti formati.

Cos’è il semestre filtro e come funziona

Il semestre filtro di Medicina riguarda un’innovativa modalità di accesso all’ultimo anno degli studi di medicina, che si differenzia dal classico esame di ammissione. Il suo obiettivo è offrire una selezione meno traumatica e più orientata alla preparazione di base, prevedendo una serie di corsi e verifiche durante l’anno. Questo sistema si basa su un percorso formativo strutturato che permette agli studenti di acquisire conoscenze più approfondite nelle discipline scientifiche fondamentali. Tuttavia, in particolare, è stato oggetto di discussione a causa delle polemiche sollevate da due biologhe che, già laureate, sono state costrette a sostenere quiz per poter accedere di nuovo a un percorso di studi, suscitando critiche riguardo alla sua efficacia e alle modalità di implementazione.

Il funzionamento del semestre filtro prevede che gli studenti frequentino moduli integrativi e sosteniano tre prove a quiz su materie di base come Chimica, Biologia, Fisica e Biochimica. Per passare queste prove, è richiesto un punteggio minimo di 18/30 in ciascun esame, e il superamento rappresenta un requisito per accedere ai successivi livelli del percorso formativo. Nonostante le buone intenzioni di rendere il sistema più equo e meno stressante rispetto ai test tradizionali, i primi tentativi di applicazione a livello nazionale hanno evidenziato alcuni limiti: sono risultate idonee meno persone del previsto, portando il Ministero dell’Università a rivedere e aggiornare i criteri di valutazione e l’assegnazione dei punti. Questi cambiamenti mirano a rendere il sistema più efficace, sostenibile e accessibile, anche alla luce delle proteste e delle critiche che sono emerse nel corso della sua applicazione.

Come funziona il sistema del semestre filtro

Il sistema del semestre filtro di Medicina è stato introdotto come metodo per selezionare in modo più preciso e meritocratico i candidati all’ingresso del corso di laurea. Attraverso questa procedura, gli studenti devono superare prove specifiche in determinati periodi dell’anno, con il punteggio ottenuto che influisce sulla loro posizione in graduatoria. Solo coloro che raggiungono un punteggio minimo vengono ammessi ai test di ammissione finali, che rappresentano l’ultimo step prima dell’iscrizione definitiva al corso. Tuttavia, il funzionamento di questo sistema ha sollevato numerosi dubbi e proteste, sia da parte degli studenti che delle figure professionali e accademiche. In particolare, alcune criticità emergono nella gestione dei risultati: ad esempio, studenti che hanno già completato il percorso di studi in altre discipline sono stati esclusi perché si rifiutavano di ripetere i quiz o di sottoporsi a test ripetuti, anche se avevano già dimostrato le proprie competenze. Questo ha dato origine a polemiche sul criterio di ripetizione dei test e sulla possibilità di riconoscimento di esperienze pregresse. Le modalità di attribuzione dei punteggi, i criteri di selezione e il ruolo delle prove successive sono stati al centro di un acceso dibattito, con richieste di revisione e di maggior tutela per coloro che risultano penalizzati dal sistema. La protesta di alcune biologhe laureate, che chiedevano maggiore riconoscimento delle competenze acquisite e un accesso più equo, ha evidenziato come il semestre filtro possa creare ostacoli anche a professionisti già formati, sollevando questioni di natura etica e organizzativa sulla trasparenza e sull’imparzialità del processo di selezione.

La riforma e le critiche principali

La riforma del Semestre filtro di Medicina ha introdotto un nuovo modello di selezione che mira a garantire maggiore trasparenza e merito nel processo di accettazione degli studenti. Tuttavia, questa innovazione ha suscitato numerose critiche da parte di diverse figure accademiche e professionali, tra cui due biologhe che si sono fatte portavoci di un senso di ingiustizia. Queste biologhe, già laureate e con un percorso formativo completo, si sono trovate a dover affrontare ancora una volta i quiz di accesso, nonostante la loro preparazione e l’esperienza maturata nel campo. La principale problematica riguarda la percezione di svalutazione delle competenze e delle conoscenze già acquisite, che vengono ritenute meno rilevanti all’interno del nuovo sistema. Opponendosi a questa modalità, le biologhe denunciano come la proposta si limiti a penalizzare coloro che hanno già superato con successo determinati esami, creando un potenziale ingiustizia e una perdita di valore delle lauree già conseguite. La protesta evidenzia quindi la necessità di ripensare ai criteri di selezione, affinché siano più equi e riconoscano realmente le competenze e le esperienze pregresse.»

Perché le biologhe si oppongono alle nuove modalità

Le biologhe coinvolte nella protesta si sono dette profondamente deluse dalla decisione di introdurre il Semestre filtro di Medicina, che impone prove aggiuntive e complicazioni a chi ha già conseguito una laurea in biologia, come nel caso delle due biologhe protagoniste della mobilitazione. Esse sostengono che aver già affrontato con successo esami complessi e aver accumulato competenze specifiche dovrebbe bastare per l’accesso alle successive fasi di studio o di carriera, senza dover rifare test ripetitivi e ridondanti. Questa posizione si basa sulla convinzione che il sistema dovrebbe valorizzare le qualifiche acquisite e non penalizzare chi ha già dimostrato le proprie capacità attraverso un percorso di studi completo. In questo modo, si evidenzia un tema più ampio riguardo alla tutela dei diritti degli studenti e alla coerenza delle modalità di selezione, che devono rispettare i principi di merito e di rispetto alle competenze professionali già acquisite, evitando di creare barriere ingiuste o di sfavorire candidati qualificati sulla base di regole che non considerano il contesto formativo pregresso.

Qual è la richiesta delle biologhe

Le biologhe chiedono che venga riconosciuto il valore dei loro studi e delle loro esperienze professionali, proponendo una revisione dei criteri che rafforzi il principio di equità e inclusione. La loro protesta mira a stimolare un cambiamento che valorizzi il percorso formativo già completato e rispetti i diritti degli studenti qualificati.

FAQs
Semestre filtro di Medicina: le biologhe laureate protestano contro le prove ripetute

Cos'è il semestre filtro di Medicina e come funziona? +

Il semestre filtro di Medicina è un sistema di accesso al penultimo anno che prevede prove e corsi integrativi, con verifiche su materie di base come Chimica, Biologia, Fisica e Biochimica, puntando a una selezione più equa e meno stressante rispetto al classico esame di ammissione.

Perché le biologhe laureate protestano contro il semestre filtro? +

Le biologhe già laureate e abilitate sostengono che siano costrette a ripetere quiz inutilmente, nonostante il loro percorso completo, sollevando questioni di giustizia e riconoscimento delle competenze pregresse.

Quali sono le principali critiche al sistema del semestre filtro? +

Le principali critiche riguardano la mancanza di riconoscimento delle competenze pregresse, l'obbligo di ripetere esami già superati e la percezione di unfairness verso professionisti già formati.

In che modo il sistema del semestre filtro seleziona gli studenti? +

Gli studenti devono sostenere prove a quiz su materie di base con un punteggio minimo di 18/30; il punteggio complessivo influisce sulla loro posizione in graduatoria e sul successo finale per l'accesso.

Qual è la posizione delle biologhe nella protesta contro questa modalità di accesso? +

Le biologhe denunciano ingiustizie e chiedono un riconoscimento maggiore delle competenze acquisite, sostenendo che il sistema penalizza chi ha già completato un percorso di studi e di laurea.

Quali sono le principali critiche alla riforma del semestre filtro? +

Le critiche principali riguardano la svalutazione delle competenze pregresse, la riduzione della meritocrazia e la creazione di barriere ingiuste per professionisti già formati.

Cosa chiedono le biologhe che protestano contro il semestre filtro? +

Richiedono il riconoscimento del valore delle loro lauree e competenze, promuovendo una revisione dei criteri di accesso più equa e rispettosa del percorso pregresso.

Qual è il ruolo delle istituzioni nella gestione delle proteste? +

Le istituzioni devono valutare le proteste e rivedere i criteri del sistema, considerando le esigenze di trasparenza, equità e il rispetto dei percorsi di studi già completati.

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