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Serafini (Snals-Confsal): firma del CCNL 2022–2024 come atto di responsabilità e nuove sfide per il triennio 2025–2027

Strada in salita con segnale di curva a destra, metafora delle sfide del CCNL 2025-2027 per Snals-Confsal dopo la firma del 2022-2024.

Il segretario generale Serafini evidenzia l'importanza della firma del CCNL 2022–2024 come passo responsabile, ma sottolinea la necessità di risorse certe per il futuro triennio. I sindacati chiedono impegni concreti e un avvio immediato delle trattative per il rinnovo del prossimo contratto.

  • Serafini sottolinea la firma come atto di responsabilità verso i lavoratori della scuola
  • Urgenza di risorse finanziarie certe per il triennio 2025–2027
  • Impegni delle parti per migliorare dignità e riconoscimento professionale
  • Attuale copertura di 240 milioni di euro per aumenti e arretrati
  • Richiesta di avvio immediato delle trattative contrattuali
DESTINATARI: Personale della scuola, docenti, personale ATA, sindacalisti
MODALITÀ: Trattative sindacali, incontri con le istituzioni, definizione di risorse finanziarie
LINK: Approfondisci qui

Il significato della firma del CCNL 2022–2024 e le dichiarazioni di Serafini

Nel suo intervento, Serafini ha sottolineato che la firma del CCNL 2022–2024 rappresenta una tappa fondamentale per garantire diritti e tutele ai lavoratori del settore scolastico, rafforzando la stabilità occupazionale e migliorando le condizioni di lavoro. Tuttavia, ha evidenziato come questa firma sia soltanto il punto di partenza di un percorso più lungo, che richiede impegno continuo da parte di tutte le parti coinvolte.

Serafini ha inoltre richiamato l'attenzione sulla necessità di risorse certe e adeguate per il triennio 2025–2027, affinché gli obiettivi stabiliti nel contratto possano essere realizzati appieno. Secondo il rappresentante dello SNALS-Confsal, senza risorse finanziarie stabili e prevedibili, si rischia di compromettere le conquiste ottenute e di non poter rispondere alle esigenze di un sistema scolastico sempre più complesso e articolato.

In conclusione, Serafini ha ribadito l’importanza di mantenere un dialogo costruttivo tra tutte le parti, affinché si faccia piena luce sulle risorse disponibili e si avviino sin da subito percorsi concreti per il finanziamento e l’attuazione delle strategie che il nuovo CCNL indica come prioritari. Solo così si potrà assicurare un futuro stabile e dignitoso al personale della scuola, garantendo qualità dell’istruzione e benessere dei lavoratori.

Un primo passo verso condizioni migliori

Il riconoscimento dell'importanza di questo primo passo si traduce in una serie di azioni concrete volte a migliorare le condizioni di lavoro e di vita di tutto il personale del settore scolastico. La firma del CCNL 2022–2024 rappresenta, infatti, un atto di responsabilità che sancisce un impegno condiviso tra le parti coinvolte, con l'obiettivo di stabilizzare il quadro contrattuale e di avviare un percorso di progressiva valorizzazione delle risorse umane. Tuttavia, Serafini evidenzia come questa firma sia solo il punto di partenza di un cammino più ampio e complesso. È fondamentale in questa fase, infatti, che vengano garantite risorse certe e adeguate per il triennio 2025–2027, al fine di poter dare seguito agli impegni assunti. Solo attraverso un investimento stabile e coerente sarà possibile realizzare quei miglioramenti salariali, professionali e organizzativi promessi, e mobilitare le forze necessarie per affrontare le sfide future, come l'invecchiamento del personale, l'attrattività del comparto e l'innovazione didattica. Parimenti, occorre rafforzare le relazioni sindacali e mettere a punto strumenti negoziali più efficaci e trasparenti, in modo da favorire un clima di confronto costruttivo e condivisione di obiettivi comuni. In definitiva, la firma del contratto rappresenta un primo, importante, passo avanti, ma la vera svolta si otterrà solo con azioni successive che garantiscano risorse e strumenti per un progresso reale e duraturo.

Stato attuale delle risorse e limiti

Serafini (Snals-Confsal) ha sottolineato che, sebbene la firma del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022–2024 rappresenti un atto di responsabilità e di impegno da parte delle parti stipulanti, resta ancora molto da fare per garantire un miglioramento delle condizioni del personale scolastico. In particolare, ha evidenziato come le risorse attualmente stanziate dalla legge finanziaria siano insufficienti per coprire adeguatamente gli aumenti legati all'inflazione e le esigenze di rinnovo contrattuale in modo sostenibile. Questa situazione impone di mantenere un monitoraggio costante delle risorse disponibili, per evitare che problemi di bilancio possano compromettere gli accordi presi o ritardare le migliorie salariali e normative necessarie. Inoltre, Serafini ha richiamato l'attenzione sulla necessità di ottenere risorse certe e definite per il prossimo triennio 2025–2027, affermando che solamente con fondi dedicati e permanenti si potrà pianificare un miglioramento reale e duraturo delle condizioni di lavoro nel settore scolastico. Questi investimenti sono fondamentali per garantire un clima di stabilità, motivazione e sviluppo professionale, aspetti essenziali per elevare la qualità dell'istruzione e per rispondere alle crescenti aspettative di studenti, docenti e personale amministrativo. Alla luce di ciò, si rende urgente coinvolgere tutte le istituzioni competenti per definire risorse adeguate in modo trasparente e programmato, affinché il triennio 2025–2027 possa rappresentare una fase di rilancio concreto per l'intero settore scolastico.

Gli effetti delle risorse attuali

Nonostante questo importante passo avanti, rimane fondamentale garantire risorse più solide e continuative nel lungo termine. La firma del CCNL 2022–2024 rappresenta, infatti, un atto di responsabilità, ma è evidente che per mantenere e migliorare la qualità del servizio pubblico è necessario un impegno costante e risorse certe anche per il triennio successivo, ovvero 2025–2027. L’intervento di Serafini dell’Snals-Confsal sottolinea l’importanza di pianificare adeguatamente gli investimenti per assicurare stabilità e valorizzazione del personale, favorendo così un miglioramento delle condizioni lavorative e della qualità dell’assistenza scolastica.

Le risorse attuali, seppur significative, devono essere rafforzate con ulteriori finanziamenti dedicati, che consentano di programmare interventi strutturali a lungo termine, riducendo le disparità e migliorando la retribuzione media del comparto. È quindi essenziale, oltre alla firma del contratto, che si prevedano risorse certi e incrementi periodici, in modo da poter pianificare efficacemente strategie di sviluppo professionale e di miglioramento degli ambienti di lavoro.

Impatto sugli stipendi e arretrati

Il pagamento dell'indennità una tantum, previsto dal decreto-legge 127/2025, contribuirà ad incrementare ulteriormente le retribuzioni dei lavoratori della scuola, migliorando le condizioni economiche complessive.

La richiesta di avvio immediato del nuovo triennio contrattuale

Serafini ha concluso sottolineando che, sebbene la firma rappresenti un risultato importante, non basta. Lo SNALS-Confsal chiede di iniziare senza indugi le trattative per il rinnovo contrattuale che coinvolge tutto il personale, con focus su temi normativi, salariali e di dignità professionale.

Priorità per il futuro

La richiesta principale è di mettere in campo risorse certe e pianificazioni rapide, affinché il lavoro nella scuola venga riconosciuto e valorizzato come merita, nel rispetto delle disposizioni di legge e delle esigenze di tutto il comparto.

FAQs
Serafini (Snals-Confsal): firma del CCNL 2022–2024 come atto di responsabilità e nuove sfide per il triennio 2025–2027

Perché Serafini considera la firma del CCNL 2022–2024 un atto di responsabilità? +

Serafini la vede come un impegno condiviso per garantire diritti e migliorare le condizioni di lavoro, rafforzando la stabilità occupazionale.

Qual è l’obiettivo principale delle trattative per il triennio 2025–2027? +

Ottenere risorse certe e adeguate per sostenere miglioramenti salariali, professionali e organizzativi nel settore scolastico.

Quali sono le risorse attualmente disponibili per gli aumenti salariali? +

Attualmente sono stanziati circa 240 milioni di euro per aumenti e arretrati, ma queste risorse sono considerate insufficienti a lungo termine.

Perché è urgente definire risorse certe per il 2025–2027? +

Per pianificare interventi sostenibili e garantire un miglioramento duraturo delle condizioni del personale e dell’istruzione.

Quali sono gli effetti attuali delle risorse disponibili sul personale scolastico? +

Permettono di coprire aumenti e arretrati, ma sono insufficienti per una pianificazione a lungo termine e miglioramenti strutturali duraturi.

Come influirà il pagamento dell’indennità una tantum del decreto 127/2025? +

Incrementerà le retribuzioni dei lavoratori scolastici, migliorando le condizioni economiche complessive.

Perché Serafini insiste sull’avvio immediato delle trattative per il rinnovo? +

Per non ritardare miglioramenti salariali, normativi e di dignità professionale, garantendo rilancio e stabilità.

Quali azioni concrete si intendono intraprendere dopo la firma del CCNL? +

Mobilitare risorse certe, avviare negoziazioni trasparenti e definire strategie di sviluppo professionale e di miglioramento degli ambienti di lavoro.

Qual è il ruolo delle risorse finanziarie nel garantire un futuro stabile alla scuola? +

Le risorse finanziarie stabili e previste sono fondamentali per attuare riforme, migliorare le condizioni di lavoro e rispondere alle sfide del settore.

Come può essere garantita la continuità delle risorse nel triennio 2025–2027? +

Attraverso fondi dedicati, partenariati stabili e una pianificazione trasparente delle risorse a lungo termine.

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