Introduzione alle recenti novità sulla gestione delle supplenze temporanee
La bozza della Legge di Bilancio propone importanti modifiche in materia di supplenze temporanee nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. In particolare, si evidenzia un cambio di paradigma che vede il Dirigente scolastico obbligato a coprire le assenze utilizzando esclusivamente il personale dell'organico dell'autonomia, nel rispetto di quanto previsto nel testo di legge ancora in fase di approvazione.
Riforma del comma 85 dell'articolo 1 della legge n. 107/2015
Attualmente, la normativa vigente (legge 13 luglio 2015, n. 107) consente ai Dirigenti scolastici di coprire supplenze temporanee di massimo dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia, a meno di motivate esigenze didattiche. La bozza in discussione trasforma questa facoltà in un obbligo, mirando a garantire una maggiore stabilità e controllo sulla continuità didattica nelle scuole.
Dettaglio sulle tipologie di supplenze e responsabilità del Dirigente
- Supplenze per posti comuni: Il Dirigente è vincolato a utilizzare esclusivamente il personale interno, a meno di giustificazioni motivazionali solide.
- Posti di sostegno e in ambito primaria: Permane la facoltà, senza obbligo, di assegnare personale dell'organico dell'autonomia per le sostituzioni.
Risparmio e reinvestimento delle economie derivanti dalla normativa
Qualora si verificassero risparmi grazie alla nuova disposizione, queste risorse potranno essere reindirizzate fino al 15% del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Fondo per l'Offerta Formativa, FOE), contribuendo così a migliorare la qualità dell’istruzione e delle attività formative.
Implicazioni pratiche e stato attuale della normativa
Si ricorda che questa versione si basa su una bozza della Legge di Bilancio e che le disposizioni potrebbero essere soggette a modifiche durante l’iter legislativo. Tuttavia, il cambio di rotta indica una volontà di rafforzare il ruolo dell'organico interno e di ridurre l'uso di supplenze temporanee, prioritizzando la stabilità del personale docente e la continuità didattica.
Domande frequenti sulla riforma delle supplenze nella scuola secondaria e l'obbligo di organico interno
L'obiettivo principale è trasformare la possibilità di coprire supplenze temporanee di breve durata in un obbligo per i dirigenti scolastici di utilizzare esclusivamente il personale dell'organico interno, al fine di garantire maggiore stabilità e continuità didattica.
Attualmente, i dirigenti possono coprire tali supplenze con personale interno solo in presenza di motivate esigenze didattiche. La bozza di legge, invece, rende questa pratica obbligatoria, riducendo l'uso di personale esterno.
L'obbligo riguarda principalmente i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che dovranno utilizzare prioritariamente il personale dell'organico dell'autonomia per coprire le supplenze temporanee.
Le principali riguardano le supplenze per posti comuni e di sostegno, tuttavia, per i posti di sostegno e in ambito primaria, rimane la facoltà, senza obbligo, di utilizzare personale interno.
Se si dovessero verificare risparmi, queste risorse potranno essere reinvestite, fino al 15% del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, per finanziare attività e progetti di qualità nelle scuole.
Essendo ancora in fase di bozza, la normativa potrebbe essere soggetta a modifiche durante l’iter legislativo. Tuttavia, la direzione è quella di rafforzare l’importanza dell’organico interno e di ridurre le supplenze temporanee.
L’obbligo di utilizzare l’organico interno contribuirà significativamente a migliorare la stabilità del personale, riducendo il ricorso a supplenze temporanee che spesso creano incertezze e instabilità lavorativa.
I dirigenti dovranno pianificare meglio la gestione delle risorse interne e affrontare possibili criticità, come l'insufficienza delle risorse o la necessità di implementare piani di formazione specifici per il personale interno.
Essendo ancora in fase di proposta nella bozza di Legge di Bilancio, la data di attuazione definitiva sarà definita successivamente, una volta approvata ufficialmente la normativa.