CHI: Studenti, famiglie, scuole e TAR; COSA: La valutazione complessiva delle insufficienze e degli eventi traumatici; QUANDO: Sentenza del 5 novembre 2025 e anno scolastico 2024-2025; DOVE: Lecce e Italia; PERCHÉ: Per garantire una valutazione equa e completa delle performance scolastiche, anche in presenza di circostanze particolari.
- Il TAR sottolinea che due insufficienze non sono sempre sufficienti per bocciare uno studente.
- La scuola deve valutare l’intero percorso, considerando anche eventi traumatici o vulnerabilità.
- Interventi di supporto e misure di sostegno devono essere attivati quando richiesto dalla situazione individuale.
- Il principio giurisprudenziale richiede una motivazione completa e motivata delle decisioni di bocciatura.
- La sentenza evidenzia l'importanza di una valutazione olistica, non limitata a voti singoli o a risultati isolati.
La sentenza del TAR e il caso di una studentessa di Lecce
La sentenza del TAR di Lecce rappresenta un importante precedente nel campo dell’istruzione e delle valutazioni scolastiche, affermando che due insufficienze non sono automaticamente sufficienti per bocciare uno studente. Il tribunale ha ribadito che la scuola ha l’obbligo di valutare l’intero percorso formativo dell’alunno, considerando anche eventuali circostanze ostative o eventi traumatici che possano aver inciso sulla performance scolastica. Questo approccio mira a garantire un’interpretazione più equa e umana delle valutazioni, andando oltre la semplice somma di schede insufficienti. La decisione si basa sull’idea che ogni studente abbia una storia e una situazione personale che devono essere prese in considerazione nel processo di valutazione. La sentenza sottolinea quindi l’importanza di un’analisi complessiva, che tenga conto non solo dei risultati immediati, ma anche delle difficoltà emotive, familiari o di salute che possano aver influito sul rendimento. La scuola, secondo il TAR, ha il dovere di valutare l’alunno in modo completo e osservare il contesto, affinché le decisioni siano giuste e rispettino i diritti dello studente a un’istruzione equa e personalizzata.
Come si è svolta la vicenda
La vicenda riguarda una studentessa dell'anno scolastico 2024-2025 che aveva conseguito una media complessiva di circa 7, risultato che, a prima vista, poteva sembrare sufficiente per passare l’anno senza difficoltà. Tuttavia, la sua situazione presentava delle criticità significative, particolarmente in alcune materie fondamentali come Inglese e Matematica, dove ha ottenuto delle insufficienze gravi. Questi fallimenti sono stati sostenuti da esami di riparazione che non hanno portato al superamento delle materie. Nonostante i risultati insoddisfacenti in alcune discipline, la famiglia della studentessa ha contestato la decisione di bocciatura, sostenendo che la scuola avesse adottato un approccio troppo penalizzante e superficiale nelle sue valutazioni. In particolare, hanno sottolineato come non fosse stato preso adeguatamente in considerazione il quadro complessivo delle difficoltà della ragazza, tra cui eventi traumatici familiari che avevano penalizzato il suo rendimento e il suo benessere emotivo. La famiglia ha quindi richiesto una valutazione più approfondita e di natura più equilibrata, che tenesse conto anche delle circostanze personali e delle misure di supporto eventualmente non attivate. Questo caso ha messo in evidenza una esigenza fondamentale nel sistema scolastico: la necessità di valutare l’intero percorso di apprendimento e non solo i singoli esiti negativi, rispettando il contesto di vita e le difficoltà della studentessa.
Rendimento complessivo e vulnerabilità
Il TAR ha sottolineato l'importanza di considerare il rendimento complessivo dell'alunno nel suo percorso scolastico, piuttosto che basarsi su singoli insuccessi o valutazioni isolate. L'orientamento giurisprudenziale riconosce infatti che due insufficienze non sono sufficienti per bocciare, a meno che non siano indicative di una condizione di grave e persistente difficoltà, che richiederebbe interventi di supporto mirati. Nel caso specifico, la scuola deve valutare attentamente l'andamento generale dello studente, considerando anche eventuali mesi o periodi caratterizzati da eventi traumatici o difficoltà personali. La presenza di circostanze aggravanti, come traumi familiari o problemi di salute, può influenzare significativamente il rendimento scolastico, e devono essere presi in considerazione nell'ambito della decisione finale. La normativa vigente, rafforzata dalla circolare ministeriale del 28 marzo 2023, sottolinea la necessità di adottare strategie di supporto e interventi educativi personalizzati quando si verificano tali situazioni, al fine di garantire un giudizio equo e non penalizzante per lo studente. Solo attraverso una valutazione olistica e comprensiva del percorso scolastico si può arrivare a decisioni giuste, evitando di bocciare sulla base di eventi isolati senza considerare il contesto generale delle performance e delle circostanze di vita dello studente.
Il ruolo delle misure di sostegno
Le misure di sostegno rappresentano strumenti fondamentali per garantire un percorso educativo equo e inclusivo, specialmente in presenza di difficoltà o fragilità psicofisiche degli studenti. Quando emergono evidenze di insuccessi o insufficienze ripetute, è importante considerare non solo i risultati numerici, ma anche il contesto personale e le eventuali barriere che possono aver influenzato le prestazioni scolastiche. Il Testo Annunciato di Riferimento (TAR) ha delineato con chiarezza che due insufficienze non devono automaticamente portare alla bocciatura, soprattutto se la scuola non ha attuato tutte le misure di supporto necessarie. Quindi, un’attenzione particolare deve essere rivolta alla valutazione dell’intero percorso dello studente, considerando eventuali eventi traumatici o difficoltà personali che possano aver inciso sui risultati. La predisposizione di percorsi didattici personalizzati, interventi psicologici e altre forme di sostegno sono parte integrante di una valutazione equa e di un utente che mira al successo formativo, e la loro assenza può compromettere la legittimità delle decisioni di privilegiare la bocciatura senza prima aver tentato tutte le strategie di supporto.
Normativa di riferimento
Il TAR ha richiamato principi giurisprudenziali secondo cui la valutazione deve riguardare l’intero percorso scolastico dello studente, e non limitarsi alle singole insufficienze. La decisione di bocciare deve essere motivata preventivamente e in modo completo, tenendo conto di tutte le circostanze che possano aver influenzato il rendimento.
Il rispetto delle norme di motivazione
La mancata analisi approfondita dei fattori personali e la decisione motivata in modo stereotipato hanno portato alla illegittimità della bocciatura, in accordo con l’articolo 3 della legge n. 241/1990, che impone alle pubbliche amministrazioni di motivare adeguatamente i propri atti.
L’ordinanza cautelare
Il TAR ha accolto la richiesta della famiglia e ha disposto che la studentessa sia ammessa alla classe successiva con riserva, garantendole di riprendere le lezioni senza ostacoli e sostenendo la valutazione globale come principio fondamentale per decisioni di questo tipo.
FAQs
La valutazione dell'intero percorso scolastico: quando due insufficienze non bastano a bocciare
No, secondo il TAR, la scuola deve valutare l'intero percorso scolastico e le circostanze personali, come eventi traumatici, prima di decidere sulla bocciatura.
Il TAR sottolinea che due insufficienze non sono di per sé sufficienti a bocciare, se la valutazione globale e le circostanze lo richiedono.
La scuola deve effettuare una valutazione olistica, considerando anche eventi traumatici, vulnerabilità e misure di supporto attivate durante il percorso.
Gli eventi traumatici possono influenzare significativamente il rendimento scolastico e devono essere valutati per garantire un giudizio equo e personalizzato.
Le misure di supporto, come percorsi personalizzati e interventi psicologici, sono fondamentali per una valutazione giusta e per favorire il successo scolastico dello studente.
La normativa richiede che le decisioni siano motivate in modo completo, considerando tutte le circostanze che hanno influenzato il rendimento dello studente.
Le valutazioni isolate sono insufficienti; la decisione deve basarsi su un’analisi completa del percorso scolastico e delle circostanze personali.
Ha sancito che due insufficienze non sono automaticamente sufficienti per bocciare e che la valutazione deve considerare l’intero percorso e le condizioni personali dello studente.
Devono essere considerati l’intero percorso scolastico, eventuali eventi traumatici o vulnerabilità, le misure di supporto e il contesto personale dello studente.