Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia ha stabilito che la riduzione delle ore di sostegno basata sulla disponibilità di personale è illegittima. La decisione riconosce il diritto fondamentale degli studenti con disabilità di ricevere un sostegno adeguato e pieno, indipendentemente dai vincoli di bilancio o di risorse. Questa pronuncia rappresenta un importante punto di svolta per la tutela dei diritti degli alunni con bisogni educativi speciali, confermando l’obbligo di rispettare le proposte del Gruppo di Lavoro Operativo (G.L.O.) e di garantire un supporto personalizzato e sufficiente per l’inclusione scolastica.
- Il TAR annulla la riduzione delle ore di sostegno non motivata
- Decisione valida anche in presenza di disponibilità di personale limitata
- Riconferma il diritto al supporto pieno e personalizzato per gli studenti con disabilità
Contesto e Decisione del TAR Lombardia
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia ha espresso un importante orientamento in materia di diritto all’istruzione e di supporto alle persone con disabilità, annullando la riduzione delle ore di sostegno decisa dall’Istituto Comprensivo di Vergiate. La decisione si è resa necessaria poiché tale riduzione, basata sulla presunta disponibilità di personale, veniva considerata illegittima. Infatti, il TAR ha sottolineato che le assegnazioni di ore di sostegno devono essere definite esclusivamente in relazione alle effettive esigenze dell’allievo, e non in funzione delle risorse disponibili o di eventuali limiti di organico. Questa sentenza si inserisce in un contesto più ampio di tutela dei diritti degli studenti con disabilità, ribadendo il principio secondo cui il supporto educativo deve essere garantito per assicurare un grado di inclusione reale e pari opportunità di apprendimento. La decisione del TAR Lombardia rappresenta una tappa fondamentale nel rispetto delle normative nazionali e europee che sottolineano l’importanza di rispondere alle esigenze specifiche di ogni studente, senza compromessi legati alla scarsità di personale o risorse. In definitiva, questa pronuncia conferma il diritto degli studenti con disabilità a ricevere un supporto sufficiente e adeguato, rafforzando il principio che le decisioni sul sostegno devono basarsi esclusivamente sui loro bisogni e non sulle disponibilità di organico.
Motivazioni della Sentenza
Inoltre, il Tar Lombardia ha sottolineato come la valutazione delle esigenze di supporto debba essere basata esclusivamente sulle condizioni e sulle necessità effettive dello studente, e non sulla disponibilità di personale o risorse in un dato momento. La riduzione delle ore di sostegno, quindi, non può essere determinata semplicemente dalla disponibilità di personale scolastico, ma deve riflettere un’analisi approfondita e motivata delle necessità specifiche dell’alunno. La decisione di diminuire le ore deve essere supportata da un’istruttoria completa e trasparente, che dimostri la congruità delle ore assegnate con le esigenze di supporto dell’individuo, garantendo così il suo diritto a un percorso scolastico inclusivo e adeguato. La corte, in questo contesto, ha ribadito che l’obiettivo principale è sempre la tutela del diritto allo studio, e che tale diritto deve essere prioritario rispetto a qualsiasi considerazione di tipo gestionale o di disponibilità di risorse. La motivazione della sentenza rafforza, quindi, il principio che le decisioni sulla quantità di supporto devono essere prese nel rispetto dei principi di adeguatezza e personalizzazione, fondamentali per garantire un’effettiva inclusione scolastica.
Principio Fondamentale
Il principio fondamentale sancito dal TAR Lombardia sottolinea come il diritto allo studio di ogni alunno con bisogni educativi speciali debba essere garantito nella sua completezza, senza subire variazioni ingiustificate. La sentenza evidenzia che la riduzione delle ore di sostegno, motivata esclusivamente dalla disponibilità di personale, viola i diritti dello studente e contravviene ai principi di uguaglianza e inclusione stabiliti dalla normativa vigente. Le ore di sostegno non rappresentano un optional, ma un elemento essenziale per eliminare le barriere che ostacolano l’apprendimento, permettendo così a ogni studente di partecipare attivamente al percorso scolastico. Inoltre, si sottolinea che la corretta pianificazione del supporto deve basarsi su valutazioni pedagogiche e cliniche oggettive, e non su parametri impattivi esclusivamente sulla disponibilità di risorse finanziarie o umane.
Il riconoscimento del diritto al pieno supporto mira anche a tutelare l’efficacia delle attività didattiche, migliorando l’inclusione e favorendo un ambiente scolastico più equo. La sentenza ribadisce l’importanza di un adeguato investimento di risorse, affinché le scuole possano garantire a tutti gli studenti le condizioni di apprendimento necessarie per il loro sviluppo personale e scolastico. In questo modo, si intende promuovere una cultura dell’inclusione che valorizzi i diritti di ciascuno, senza compromessi dovuti a vincoli di carattere organizzativo o di bilancio che possano ledere il diritto fondamentale all’istruzione.
Implicazioni Pratiche per le Scuole
La recente sentenza del TAR Lombardia rappresenta un importante precedente per le scuole, sottolineando che la riduzione delle ore di sostegno non può essere basata esclusivamente sulla disponibilità di personale, ma deve invece considerare le necessità didattiche e di supporto degli studenti con disabilità. Le scuole sono quindi chiamate a rivedere le proprie prassi amministrative, garantendo un'assegnazione di ore che sia motivata e conforme alle indicazioni del G.L.O. (Gruppo di Lavoro Operativo). Ciò comporta una valutazione più attenta delle effettive esigenze degli studenti, assicurando che il diritto a un pieno supporto sia rispettato, contribuendo così a promuovere un ambiente scolastico più inclusivo e rispettoso dei diritti di tutti. Le istituzioni devono attestare una motivazione valida e trasparente per ogni variazione, rendendo più efficace l’applicazione delle normative e rafforzando la qualità dell’assistenza e dell’inclusione scolastica.
Ruolo del Ministero dell’Istruzione
Il Ministero è chiamato a rispettare le decisioni del TAR, rivedendo i provvedimenti di riduzione delle ore di sostegno e garantendo che le proposte del G.L.O. vengano sempre considerate prioritarie. La giurisprudenza rafforza l’obbligo di tutela del diritto allo studio per tutti gli studenti, anche in presenza di risorse limitate.
FAQs
TAR Lombardia Fulmina la Riduzione delle Ore di Sostegno: Legittimità Contestata sulla Base della Disponibilità di Personale
Il TAR ha considerato ingiustificata la riduzione basata sulla disponibilità di personale, affermando che le ore devono essere definite in relazione alle effettive esigenze dello studente.
Il principio fondamentale è che il diritto allo studio di ogni alunno con bisogni educativi speciali deve essere garantito nella sua completezza, senza variazioni ingiustificate dovute alla disponibilità di risorse.
Deve essere basata su un'analisi approfondita e motivata delle necessità specifiche dello studente, eliminando parametri esclusivamente legati alla disponibilità di risorse.
Le scuole devono garantire un'assegnazione di ore motivata e conforme alle esigenze degli studenti, rivedendo le prassi di riduzione sostenute da motivazioni valide e trasparenti.
Le decisioni devono essere fondate su valutazioni pedagogiche e cliniche oggettive, evitando parametri legati esclusivamente a disponibilità di risorse.
Il Ministero deve rispettare le decisioni del TAR, rivedere i provvedimenti di riduzione e garantire che le proposte del G.L.O. siano considerate prioritariamente.
Conferma che il supporto deve essere personalizzato e sufficiente, rafforzando il diritto dei studenti con disabilità a un’educazione equa e inclusiva.
Perché le ore devono rispondere alle esigenze effettive dell’alunno, non alla disponibilità di risorse, secondo le norme e la giurisprudenza.