Riflessioni di un educatore dopo oltre tre decenni di dedizione alla scuola
Dopo essere stato presente nelle aule per più di trentotto anni, assumendo il ruolo di insegnante, Gennaro Santarcangelo condivide le sue profonde considerazioni sullo sviluppo del sistema scolastico e sul suo personale percorso di crescita. Un viaggio che attraversa innovazioni e tradizioni, nostalgia e adattamento.
Cambiamenti e continuità nel mondo dell’educazione
La scuola ha attraversato trasformazioni significative, molte delle quali rivoluzionarie, ma alcuni valori fondamentali sono rimasti invariati. Chi lavora nel settore dell’istruzione ha sempre dovuto adattarsi con resilienza, affrontando riforme laboriose, nuovi strumenti e obiettivi mutevoli imposti dai diversi ministri dell’istruzione nel corso degli anni.
L’impatto della tecnologia sull’apprendimento
Negli ultimi decenni, avanzamenti tecnologici hanno modificato radicalmente il modo di insegnare e apprendere. L’introduzione di messaggi, immagini e contenuti multimediali ha arricchito le metodologie, creando inoltre problemi e opportunità. Da un lato, strumenti educativi innovativi, dall’altro il rischio di un uso superficiale o distratto delle nuove tecnologie.
Le sfide degli insegnanti nell’era digitale
Per chi insegna, confrontarsi con il fascino del mondo multimediale rappresenta una sfida costante. Le discipline tradizionali, come grammatica, storia e geografia, devono conciliarsi con risorse digitali di rapida accessibilità. Non basta più spiegare: è essenziale coinvolgere, mantenere alta l’attenzione e rendere l’apprendimento stimolante, senza perdere di vista i valori fondamentali.
Questioni e riflessioni sulla crescita educativa
Le aule moderne sono dotate di lavagne interattive, tablet e connessioni veloci. Tuttavia, questa abbondanza di contenuti solleva una domanda importante: qual è il vero obiettivo dell’educazione? La scuola deve essere un luogo di riflessione critica e capacità di discernimento, piuttosto che una schermata tra tante che attorniano gli studenti, oggi sempre connessi e immersi in un mare di informazioni.
Ricordo di un passato più semplice: dalla palestra di gesso alle emozioni condivise
Santarcangelo ricorda con nostalgia il tempo in cui, insegnava con le mani sporche di gesso, condividendo dolci fatti in casa e risate spontanee. Oggi, a causa delle restrizioni, anche le celebrazioni diventano virtuali, e il senso di malinconia si fa sentire. Tuttavia, il cuore si aggrappa ancora a quei momenti autentici che scandivano l’infanzia e l’adolescenza nel mondo della scuola.
La scuola come spazio di umanità
Non si tratta di un semplice desiderio di nostalgia, ma di un bisogno di ripristinare esperienze genuine: odori, sapori, contatto diretto e sguardi sinceri. La scuola deve evolversi e innovare, ma rimanere un luogo di crescita umana, lenta e autentica, capace di forgiare nel tempo animi e spiriti.
Un invito a osservare con il cuore
Come dice il celebre proverbio del Piccolo Principe: “Non si vede bene che col cuore; l’essenziale è invisibile agli occhi.” È importante fermarsi, spegnere le tecnologie e guardare il mondo con sensibilità e attenzione, riconquistando il valore dei piccoli gesti e delle emozioni autentiche.
Questo scritto vuole essere un momento di riflessione sul ruolo della dimensione umana nell’educazione, tra continua innovazione e fedeltà ai valori più profondi dell’insegnamento.
Nel corso di ventotto anni, abbiamo assistito a un passaggio da metodi tradizionali come l'uso del gesso e della lavagna nera, a strumenti digitali avanzati. Questa evoluzione ha richiesto una notevole capacità di adattamento, passando da pratiche più manuali e fisiche a metodi più interattivi e multimediali, mentre si conservano i valori di dedizione e umanità.
Le insegnanti e gli insegnanti devono confrontarsi con il rischio di uso superficiale delle tecnologie, il mantenimento dell'attenzione degli studenti e la valorizzazione di metodi tradizionali. La sfida sta nel integrare risorse digitali senza perdere gli aspetti più umani e relazionali del processo educativo.
Condividendo strategie che uniscono pratiche immersive e interattive, come esercizi di gruppo e discussioni, con l'uso di strumenti digitali che stimolino curiosità e coinvolgimento. È fondamentale mantenere un equilibrio tra innovazione e rispetto dei metodi tradizionali che favoriscono la comprensione profonda.
La tecnologia ha creato nuove modalità di comunicazione, rendendo più immediata e ricca di contenuti la relazione, ma anche sfide legate alla personalizzazione e alla cura degli aspetti umani. Tuttavia, resta ancora fondamentale il rapporto diretto, fatto di sguardi e ascolto, per valorizzare l'empatia e l'attenzione individuale.
La nostalgia rappresenta un sentimento di carezza al cuore, ricordando momenti autentici e semplici, come i giochi con il gesso e le risate in classe. Tuttavia, serve anche a riflettere su come integrare le radici dell’educazione tradizionale con le novità, mantenendo la passione e l’umanità nel processo di crescita.
Attraverso incontri genuini, contatto diretto e attività che favoriscono l’empatia, il rispetto e la condivisione di emozioni. La scuola deve valorizzare il dialogo, le esperienze sensoriali e il valore delle relazioni umane, creando un ambiente che nutre cuore e mente.
Riprendendo e valorizzando le metodologie classiche come il disegno, il canto e la narrazione orale, integrandole con tecnologie moderne. La memoria storica è un patrimonio che deve essere trasmesso e reinterpretato per mantenere un equilibrio tra passato e presente.
L’aspetto più emozionante è vedere la crescita e la scoperta delle potenzialità degli studenti, mentre la sfida più delicata riguarda la gestione delle emozioni, delle differenze e delle difficoltà di ogni individuo, mantenendo sempre un clima di rispetto e fiducia.
Una lettera di un maestro può catturare l’essenza della passione, della dedizione e dei valori che si desidera trasmettere, toccando le corde più profonde del cuore dei lettori. Raccontare esperienze autentiche e condividere sentimenti genuini permette di creare un legame duraturo e ispirazionale.
Il messaggio centrale è che, nonostante le innovazioni e i cambiamenti, il cuore dell’educazione rimane l’umanità. La vera forza della scuola sta nella capacità di coltivare emozioni, valori e relazioni autentiche, sostenendo le future generazioni con resilienza e passione.