Lo stato attuale delle figure di accompagnamento nelle gite scolastiche
Durante i viaggi d’istruzione, gli insegnanti e i volontari che accompagnano gli studenti assumono compiti e responsabilità che superano il semplice ruolo didattico. Questi accompagnatori garantiscono la supervisione costante, anche nelle ore serali e notturne, operando spesso senza un adeguato riconoscimento contrattuale o compenso economico. La mancanza di tutele specifiche mette a rischio tanto la sicurezza quanto il benessere lavorativo dei soggetti coinvolti.
Chiarezza normativa e realtà sul campo
Le norme, come il Decreto Legislativo n. 297/1994 e i contratti collettivi di lavoro, distinguono le attività di uscita didattica come parte integrante del ruolo insegnamentale. Nonostante ciò, la prassi evidenzia che le figure di accompagnamento devono operare senza un riconoscimento ufficiale per le responsabilità assunte. Il Codice Civile all’articolo 2048 e la normativa sulla responsabilità per culpa in vigilando pongono gli accompagnatori in una posizione di responsabilità continua, anche durante le ore non scolastiche.
Responsabilità senza pause e senza protezioni adeguate
Le attività di vigilanza, specialmente in contesti di viaggio, comportano rischi elevati. La responsabilità penale e civile che ricade sugli accompagnatori si estende senza limiti di orario, lasciando spesso i docenti privi di apposite tutele o indennizzi quando si trovano ad operare in condizioni di lavoro difficili e poco riconosciute ufficialmente.
Ingiustizie nella retribuzione e nelle coperture assicurative
Non viene prevista una retribuzione specifica o un’indennità forfettaria per chi accompagna le gite scolastiche. A questo si aggiunge la carenza di coperture assicurative adeguate, una condizione che il CNDDU giudica illegittima e contraria ai principi di tutela del lavoratore sanciti dall’articolo 36 della Costituzione e dall’articolo 2087 del Codice Civile. Questi prevede il dovere del datore di lavoro – in questo caso, dello Stato – di garantire la sicurezza e l’incolumità del personale coinvolto.
Richiesta di intervento e proposte del CNDDU
Il CNDDU ha avanzato un appello urgente al Ministero dell’Istruzione per istituire un tavolo tecnico dedicato alla definizione di un sistema di tutele specifiche. Tra le proposte principali vi sono:
- Un’indennità obbligatoria e forfettaria per tutti gli accompagnatori;
- Una copertura assicurativa valida e completa per tutta la durata delle attività, inclusi gli orari notturni;
Le gite d’istruzione rappresentano un’importante occasione di crescita e apprendimento, ma devono poter essere realizzate in condizioni di tutela e rispetto dei lavoratori coinvolti. È fondamentale che si passi da un’idea di volontariato improvvisato a una corretta formalizzazione del ruolo, con tutele e compensi adeguati per chi accompagna e garantisce il successo di queste esperienze educative.
Gli accompagnatori, come insegnanti e volontari, garantiscono supervisione e sicurezza costante durante le gite scolastiche, assumendo responsabilità che vanno oltre il ruolo didattico, spesso senza un adeguato riconoscimento o tutela.
Sebbene norme come il Decreto Legislativo n. 297/1994 e i contratti collettivi definiscano le attività di uscita come parte del ruolo insegnamentale, nella pratica gli accompagnatori operano spesso senza un riconoscimento ufficiale o tutela specifica, assumendo responsabilità continue anche fuori dall’orario scolastico.
Le attività di vigilanza in contesti di viaggio comportano elevati rischi penali e civili, con responsabilità che si estendono senza limiti di orario, lasciando spesso gli accompagnatori senza adeguate tutele o indennizzi nelle situazioni di lavoro più complesse.
L'assenza di indennità e coperture assicurative adeguate tratta gli accompagnatori come volontari senza tutele, contravvenendo ai principi di tutela del lavoratore sanciti dalla Costituzione e dal Codice Civile, mettendo a rischio la sicurezza e il benessere di chi lavora in queste condizioni.
Il CNDDU propone di istituzionalizzare un’indennità obbligatoria, forfettaria per tutti gli accompagnatori, e di garantire una copertura assicurativa completa, valida durante tutte le fasi delle attività, anche in orari notturni, al fine di tutelare chi accompagna gli studenti.
Formalizzare il ruolo di accompagnatore permette di riconoscere responsabilità e compiti specifici, garantirne tutele e compensi adeguati, e assicurare che le attività educative si svolgano in condizioni di sicurezza e rispetto delle normative.
Operare senza copertura assicurativa adeguata espone gli accompagnatori a rischi elevati in caso di incidenti o imprevisti, lasciandoli scoperti economicamente e legalmente, e compromettendo la qualità delle attività educative.
Il Governo può istituire politiche di riconoscimento formale delle figure di accompagnamento, prevedere indennità e coperture assicurative obbligatorie, e promuovere interventi normativi che garantiscano tutele e sicurezza per tutti i soggetti coinvolti nei viaggi d’istruzione.
Considerando i rischi elevati e la mancanza di tutele, è urgente adottare misure specifiche per garantire sicurezza, tutela e riconoscimento ufficiale di chi accompagna gli studenti durante i viaggi d’istruzione, trasformando il volontariato in una funzione formalizzata e tutelata.