Chi: scuole, insegnanti e istituzioni educative
Cosa: regolamentazioni e procedure per organizzare visite didattiche e viaggi di istruzione
Quando: per l’anno scolastico 2025/2026 e in previsione delle normative vigenti
Dove: Italia, con riferimento alle disposizioni dei Ministeri dell’Istruzione e del Turismo
Perché: garantire trasparenza, legalità e efficienza nelle attività di educazione e formazione all’aperto
- Chiarimenti sulle procedure di affidamento e gestione delle visite didattiche
- Nuove normative e soglie di affidamento delle procedure
- Frazionamento autorizzato e uso delle centrali di committenza
- Importanza di conformarsi alle direttive nazionali ed europee
- Innovazioni nel procurement digitale dal 2026
Normativa e procedure di affidamento per visite e viaggi di istruzione
Le normative e le procedure di affidamento per le visite di didattiche e i viaggi di istruzione sono state oggetto di recenti aggiornamenti da parte dei Ministri dell’Istruzione e del Turismo, al fine di garantire maggiore trasparenza e corretta gestione delle risorse pubbliche. Secondo le circolari congiunte emanate, le scuole devono seguire precise linee guida per la programmazione e l’affidamento dei servizi legati a tali attività. Per i progetti di importo inferiore a € 140.000, le istituzioni scolastiche possono procedere a affidamenti diretti, senza dover ricorrere a procedure di gara complesse, tenendo comunque conto dei principi di trasparenza e concorrenza. Invece, per importi superiori a tale soglia, è obbligatorio rivolgersi alle centrali di committenza qualificate, che si occupano di gestire procedure di affidamento più articolate e competitive, garantendo così l’equità tra i soggetti coinvolti. Tale approccio mira a semplificare la pianificazione delle visite e dei viaggi, riducendo i tempi burocratici e ottimizzando l’utilizzo delle risorse pubbliche. È inoltre fondamentale che le scuole si Apoirano alle circulare e alle linee guida ministeriali per assicurare che tutte le attività siano conformi alle normative vigenti e assicurino un’esperienza educativa sicura ed efficace per gli studenti.
Obblighi di qualificazione delle stazioni appaltanti
Le stazioni appaltanti coinvolte nelle procedure relative a viaggi di istruzione e visite didattiche devono rispettare specifici obblighi di qualificazione, come stabilito dai recenti aggiornamenti normativi e dalle linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Turismo. In particolare, queste disposizioni mirano a garantire trasparenza, affidabilità e corretta gestione delle risorse pubbliche nei processi di affidamento di servizi educativi e ricreativi, come le visite didattiche. Dal 1° luglio 2023, le stazioni appaltanti devono ottenere una adeguata qualificazione anteposto a qualsiasi affidamento, con l’obiettivo di contenere il rischio di pratiche illecito o poco trasparenti. Tale obbligo si pone anche come strumento di miglioramento della qualità dei servizi offerti, assicurando che solo soggetti qualificati possano partecipare alle procedure di gara. Dal 1° gennaio 2025, questa normativa si applicherà anche alle fasi di esecuzione dei contratti, rafforzando la tutela delle parti coinvolte e incentivando una pianificazione più accurata. L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha sottolineato che le scuole e altri enti pubblici, se non qualificati, devono affidarsi a centrali di committenza qualificate per le procedure di acquisto di importo superiore alle soglie stabilite, al fine di assicurare il rispetto delle norme e promuovere una concorrenza leale. Queste misure sono fondamentali per migliorare la gestione delle risorse pubbliche coinvolte in attività formative e ricreative, come le visite didattiche e i viaggi di istruzione. È importante che tutti i soggetti coinvolti siano consapevoli degli obblighi di qualificazione per evitare sanzioni e garantire una corretta attuazione delle normative. In conclusione, la qualificazione delle stazioni appaltanti rappresenta un passaggio decisivo per un settore che mira a coniugare qualità educativa con trasparenza amministrativa.
Come funziona l’autonomia nelle procedure di affidamento
Le scuole, considerate enti non qualificati, possono gestire autonomamente gli affidamenti tramite procedure di affidamento diretto, se di importo inferiore a € 140.000. In questi casi, la raccomandazione è di acquisire più preventivi possibili, per assicurare trasparenza e favorire la concorrenza. Per importi superiori, invece, l’organizzazione dei viaggi deve passare attraverso le centrali di committenza, le quali permettono di delegare completamente la gestione dell’appalto. Questo approccio garantisce un corretto utilizzo delle risorse pubbliche ed evita pratiche di affidamento irregolari o artificiose.
Soglie di affidamento e procedure da seguire
Le principali soglie di affidamento, per quanto concerne visite e viaggi di istruzione, sono così suddivise:
- Affidamento diretto: sotto € 140.000, procedimento più semplice, con acquisizione di preventivi.
- Procedura negoziata senza bando: tra € 140.000 e € 221.000, tramite strumenti telematici di centrali di committenza qualificate.
- Soggiorni linguistici: fino a € 750.000, metodo negoziato.
- Gara pubblica: sopra € 221.000 o € 750.000, obbligatoria nelle soglie più alte.
Questa suddivisione permette alle scuole di rispettare spesso i limiti di legge, scegliendo il metodo più appropriato in base all’importo e alla finalità del viaggio.
Frazionamento degli affidamenti: cosa bisogna sapere
Nel contesto del frazionamento degli affidamenti, è fondamentale comprendere i criteri che garantiscono la legittimità di questa pratica. Le norme stabiliscono che ogni affidamento deve essere giustificato da esigenze concrete e specifiche, evitando suddivisioni finalizzate esclusivamente a favorire determinate imprese o a evitare le soglie di rilevanza. In particolare, le Visite di didattiche e viaggi di istruzione, come chiarito dai Ministeri dell’Istruzione e del Turismo, devono essere gestiti con attenzione per assicurare che ogni procedura rifletta le reali differenze di contenuto, obiettivi e modalità organizzative. La valutazione deve considerare la tipologia delle attività, la destinazione, la durata, e gli scopi educativi, affinché ogni affidamento possa essere riconosciuto come autentico e conforme alla normativa vigente. La trasparenza e la coerenza di tali scelte sono essenziali per evitare contestazioni e garantire una corretta gestione degli affidamenti pubblici nell’ambito scolastico.
In arrivo il procurement digitale: novità dal 2026
Il Ministero ricorda che, a partire dal 2026, CONSIP Spa lancerà un nuovo sistema di procurement digitale, che consentirà alle scuole di acquistare servizi sopra soglia direttamente da imprese qualificate. Questo sistema mira a semplificare le procedure di affidamento, ridurre i tempi e favorire risparmi per le istituzioni scolastiche, eliminando la necessità di bandire gare autonome per importi sopra soglia.
FAQs
Visite di didattiche e viaggi di istruzione: chiarimenti ufficiali di Ministeri e Enti competenti
Le norme principali prevedono procedure di affidamento semplificate per importi inferiori a € 140.000 e l'obbligo di utilizzare centrali di committenza per importi superiori, garantendo trasparenza e conformità alle direttive nazionali ed europee.
Sotto € 140.000: affidamento diretto con preventivi; tra € 140.000 e € 221.000: procedura negoziata senza bando; fino a € 750.000: soggiorni linguistici con metodo negoziato; sopra € 221.000 o € 750.000: gara pubblica.
Le centrali di committenza qualificata gestiscono le procedure di affidamento di importo superiore alle soglie stabilite, semplificando le gare e garantendo trasparenza e competitività.
Dal 1° luglio 2023, le stazioni appaltanti devono ottenere una qualificazione preventiva e, dal 1° gennaio 2025, anche durante l'esecuzione dei contratti, per garantire affidabilità e qualità dei servizi.
Le scuole possono gestire affidamenti diretti sotto € 140.000 acquisendo più preventivi, mentre per importi superiori devono affidarsi alle centrali di committenza per garantire trasparenza e corretta gestione.
Affidamento diretto sotto € 140.000; procedure negoziate tra € 140.000 e € 221.000 e fino a € 750.000; gare pubbliche sopra € 221.000 o € 750.000. Questi metodi assicurano conformità e trasparenza.
Il frazionamento deve essere giustificato da esigenze reali, evitando pratiche finalizzate a eludere soglie di legge, e deve riflettere differenze concrete di contenuto e obiettivi delle attività.
Dal 2026, CONSIP lancerà un sistema di procurement digitale che permette alle scuole di acquistare servizi sopra soglia direttamente da imprese qualificate, riducendo tempi e costi.