Introduzione al quadro normativo e decreto ufficiale
Il 24 ottobre 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Serie Generale n. 248) il Decreto del 31 luglio 2025, emanato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con i ministri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e della Pubblica Amministrazione. Questo provvedimento rappresenta un'importante evoluzione nel riconoscimento delle competenze acquisite tramite attività di volontariato. In linea con l’articolo 19, comma 2, del Decreto legislativo n. 117/2017, noto come Codice del Terzo Settore, il decreto definisce le modalità di certificazione e valorizzazione di tali competenze.
Obiettivi e finalità del decreto
Il principale scopo del decreto è stabilire i criteri ufficiali per il riconoscimento delle competenze sviluppate attraverso l’attività di volontariato, sia in ambito scolastico sia nel contesto lavorativo. In particolare, vengono illustrate le procedure che permettono di ottenere una certificazione valida a livello pubblico e formativo, favorendo l’inclusione e la valorizzazione dell’impegno civico.
Certificazione e modalità di riconoscimento
Le competenze acquisite durante il volontariato possono essere certificate dagli enti del Terzo Settore, che assumono un ruolo centrale in questo processo. La richiesta di riconoscimento può essere presentata dall’interessato, il quale potrà ottenere attestazioni ufficiali utili in vari ambiti.
Ruolo degli Enti del Terzo Settore
Gli Enti del Terzo Settore sono autorizzati a identificare e certificare le competenze maturate. Questi enti svolgono un ruolo di facilitatore e garante della validità delle attestazioni emesse, contribuendo a consolidare il legame tra volontariato e percorso formativo e professionale.
Utilizzi pratici delle competenze certificate
Le competenze riconosciute tramite il decreto possono essere utilizzate come attestazioni ufficiali nei seguenti contesti:
- Ambito scolastico, per arricchire il curriculum e i progetti educativi
- Partecipazione a concorsi pubblici, con credenziali riconosciute dalle amministrazioni
Questo sistema di riconoscimento amplia le opportunità di crescita personale e professionale dei volontari, favorendo la loro inclusione nel mondo del lavoro pubblico e nei percorsi di formazione.
Il decreto del 31 luglio 2025, pubblicato il 24 ottobre 2025, stabilisce le modalità di certificazione delle competenze acquisite tramite attività di volontariato, riconoscendole ufficialmente nel sistema scolastico e nei concorsi pubblici. Questo provvedimento, emanato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con altri ministri, valorizza l'impegno civile attraverso strumenti formali di riconoscimento.
Gli obiettivi principali del decreto sono stabilire criteri ufficiali per il riconoscimento delle competenze maturate tramite il volontariato, facilitare la certificazione delle esperienze svolte, e consentire l’utilizzo di tali competenze sia nel percorso scolastico che nelle carriere nei concorsi pubblici, promuovendo così l'inclusione e il valore civico.
Le competenze possono essere certificate dagli Enti del Terzo Settore, che, autorizzati dal decreto, identificano e attestano formalmente le abilità acquisite durante il volontariato. Queste attestazioni hanno valore legale e possono essere utilizzate in vari ambiti pubblici e formativi.
Gli Enti del Terzo Settore sono autorizzati a identificare, certificare e rilasciare attestazioni delle competenze maturate dai volontari, agendo come garanti della validità delle certificazioni e facilitando il collegamento tra attività di volontariato e percorsi formativi e professionali.
Le competenze certificate possono essere impiegate nel contesto scolastico, ad esempio per arricchire il curriculum e i progetti educativi, oltre che nelle procedure di partecipazione a concorsi pubblici, garantendo credenziali riconosciute dalle amministrazioni pubbliche.
Implementando la possibilità di attestare ufficialmente le competenze acquisite, il sistema favorisce l'accesso a opportunità formative e lavorative nel settore pubblico, contribuendo alla crescita personale e rafforzando le competenze professionali dei volontari.
Sì, le competenze certificate derivanti dall’attività di volontariato possono essere integrate nel curriculum scolastico, offrendo agli studenti un riconoscimento ufficiale delle capacità acquisite e arricchendo i loro profili educativi.
Partecipando ai concorsi pubblici con credenziali di volontariato certificate, i candidati possono vantare un valore aggiunto nel curriculum, aumentare le proprie possibilità di successo e dimostrare un impegno civico riconosciuto ufficialmente dalle amministrazioni pubbliche.
Attualmente, il decreto si applica principalmente nel contesto nazionale italiano; tuttavia, le certificazioni rilasciate possono facilitare il riconoscimento in ambito internazionale, favorendo la mobilità dei volontari e il confronto tra sistemi di riconoscimento delle competenze.
Tra le principali sfide vi sono la creazione di sistemi uniformi di certificazione, la formazione degli enti del Terzo Settore, e la diffusione della cultura del riconoscimento delle competenze civiche, oltre alla necessità di assicurarne la validità e l'affidabilità a livello nazionale.