Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha chiarito le modalità di impiego delle risorse stanziate per il Welfare gite durante l’anno scolastico 2025/26. Le scuole possono utilizzare fondi ancora disponibili, rispettando le condizioni di destinazione d’uso, con monitoraggio e restituzione in caso di risorse non spese. Questa nota interessa tutte le istituzioni scolastiche interessate alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione previsti dall’anno scolastico 2023/24 e successivi.
- Indicazioni sull’utilizzo delle risorse del Welfare gite per il 2025/26
- Normativa di riferimento e obblighi di rendicontazione
- Procedure di restituzione di fondi non spesi
Come funziona l’utilizzo delle risorse del Welfare gite nel 2025/26
Lo strumento del Welfare gite permette alle scuole di valorizzare le risorse finanziarie non spese, offrendo maggiore flessibilità nella pianificazione delle attività didattiche ed extrascolastiche. Nel contesto dell’anno scolastico 2025/26, questa possibilità si traduce in un utilizzo più strategico e consapevole dei fondi residui, che può essere impiegato per finanziare uscite, visite guidate, o iniziative formative correlate alle attività di educazione e formazione degli studenti. È importante sottolineare che l’utilizzo di tali risorse deve rispettare quanto previsto dalla normativa vigente: in particolare, tutte le spese sostenute devono essere debitamente rendicontate e documentate, garantendo trasparenza e tracciabilità del denaro pubblico. Le scuole devono di conseguenza adottare procedure condivise e approvate dal Consiglio di Istituto per l’erogazione di tali fondi, assicurando che siano usati esclusivamente per le finalità stabilite. Alla conclusione dell’anno scolastico, eventuali fondi residui non impiegati devono essere restituiti mediante versamento al bilancio dello Stato, salvo diversi accordi o deroghe specifiche. Questa gestione oculata e trasparente delle risorse assicura un impiego efficace e responsabile del Welfare gite, favorendo risparmio e ottimizzando gli investimenti nelle attività educative.
Proroga e monitoraggio delle risorse
Per l’anno scolastico 2025/26, le indicazioni riguardanti il Welfare gite sottolineano l’importanza di un’attenta pianificazione e monitoraggio delle risorse destinate alle attività extrascolastiche. In particolare, l’utilizzo delle risorse non spese rappresenta un’opportunità temporanea, prevista per evitare sprechi e favorire una gestione più efficace dei fondi disponibili. È fondamentale che le istituzioni scolastiche adottino strumenti di rendicontazione accurati, al fine di documentare tutte le spese sostenute nel corso delle attività, inclusi eventuali acquisti, trasporti e servizi correlati.
Il monitoraggio delle risorse residuali deve essere svolto costantemente, attraverso registrazioni dettagliate e aggiornamenti periodici. Le scuole devono predisporre reportistica precisa e trasmetterla agli organi competenti secondo le scadenze previste, conformemente alle istruzioni ministeriali. Tale prassi consente di verificare l’effettivo impiego dei fondi e di evitare eventuali deterioramenti della loro destinazione, oltre a facilitare il processo di eventuale restituzione dei residui secondo le modalità impartite dalle normative.
È NOTA che, in vista dell’anno scolastico 2025/26, tali indicazioni intendono garantire una gestione trasparente e responsabile delle risorse, incentivando un utilizzo pienamente conforme alle finalità didattiche e formative delle gite scolastiche. La corretta documentazione e il monitoraggio continuo sono strumenti indispensabili per assicurare che i fondi siano impiegati in modo efficiente, rispettando le disposizioni vigenti e le disposizioni ministeriali specifiche relative a questa casistica.
Modalità di versamento delle somme non utilizzate
Per garantire una corretta gestione delle risorse educative e delle attività di welfare, è fondamentale seguire specifiche modalità di versamento delle somme non utilizzate relative alle gite scolastiche previste per l’anno scolastico 2025/26. Tali somme, qualora non siano state impiegate, devono essere versate su un conto dedicato, istituito appositamente per la gestione delle risorse residue. Il versamento deve essere effettuato tramite un mandato di pagamento, che deve specificare chiaramente le voci di rimborso e le eventuali poste correttive, assicurando così trasparenza e tracciabilità delle operazioni. La causale del bonifico deve riportare obbligatoriamente la dicitura “Restituzione somme inutilizzate art. 1-bis DL 134/2009 – Welfare gite” per identificare correttamente la natura della transazione. È importante verificare che i dati bancari utilizzati siano aggiornati e corretti, includendo l’IBAN dedicato, in modo da evitare errori o ritardi nei processi di contabilità. Questa procedura mira a garantire il rispetto della normativa vigente e a favorire un’allocazione trasparente delle risorse, permettendo agli organi scolastici di rendicontare correttamente le eventuali somme residue, in conformità con le disposizioni di legge.
Dettagli sulla registrazione del pagamento
Per la registrazione del pagamento relativo alle attività di Welfare gite, è fondamentale rispettare le indicazioni fornite dal Ministero, in modo da garantire una corretta gestione delle risorse e una trasparenza amministrativa. Il mandato di pagamento deve essere emesso selezionando la voce “09 Rimborsi e poste correttive” e utilizzando il conto “02 Restituzione somme non utilizzate”, assicurando così che le somme riferite alle risorse non spese siano correttamente imputate. In particolare, per l’anno scolastico 2025/26, si raccomanda di evidenziare chiaramente nella documentazione tutti i dettagli relativi all’utilizzo delle risorse, distinguendo le somme non impiegate rispetto a quelle spese, al fine di facilitare eventuali controlli e rendicontazioni. NOTA: Si ricorda che questa procedura è essenziale per una corretta rendicontazione e per prevenire eventuali irregolarità o contestazioni amministrative legate alla gestione dei fondi destinati al Welfare gite.
Deliberazione e criteri di assegnazione delle risorse
Per l’utilizzo delle risorse, è necessaria una deliberazione del Consiglio di Istituto, che definisca modalità e criteri di erogazione del contributo agli studenti. Tali criteri devono essere coerenti con le finalità normative di promozione dei viaggi di istruzione e di attività educative. La libertà di definizione dei criteri permette alle scuole di pianificare in modo autonomo l’erogazione delle risorse, sempre in linea con le finalità originarie.
Chiarimenti e supporto operativo
Per eventuali domande o assistenza nella gestione delle risorse del Welfare gite, le scuole possono rivolgersi al servizio HDAC - Help Desk Amministrativo-Contabile, che offre supporto dedicato su tutto il territorio nazionale.
FAQs
Welfare gite: utilizzo delle risorse non spese per l'anno scolastico 2025/26
Le risorse residuo devono essere utilizzate per uscite e attività educative, rispettando la normativa vigente, con rendicontazione trasparente e documentazione accurata.
Attraverso registrazioni dettagliate e report periodici trasmessi agli organi competenti, garantendo trasparenza e conformità alle normative ministeriali.
Le somme non spese devono essere versate su un conto dedicato tramite mandato di pagamento con causale “Restituzione somme inutilizzate art. 1-bis DL 134/2009 – Welfare gite”.
Deve riportare la causale “Restituzione somme inutilizzate art. 1-bis DL 134/2009 – Welfare gite” e includere dettagli sulle voci di rimborso, assicurando trasparenza.
La delibera del Consiglio di Istituto definisce modalità e criteri di assegnazione, coerenti con le finalità educative e formative delle gite scolastiche.
Deve essere emesso un mandato di pagamento con voce “09 Rimborsi e poste correttive”, evidenziando tutte le spese e distinguendo tra somme spese e non utilizzate.
Il servizio HDAC fornisce assistenza nella gestione amministrativa e contabile delle risorse del Welfare gite, assicurando supporto e conformità alle norme.
Attraverso una deliberazione del Consiglio di Istituto, che stabilisce criteri e modalità di distribuzione in conformità con le finalità normative.