La visione di Frassinetti sulla scuola italiana come modello all’avanguardia
La sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, ha evidenziato come la scuola italiana si stia consolidando come un esempio di modello di inclusione e di organico di sostegno rafforzato. Attraverso un rapporto alunno/docente sempre più efficiente e una flessibilità crescente, il sistema scolastico sta adottando soluzioni all’avanguardia che enfatizzano l’inclusione e la personalizzazione delle attenzioni.
Il ruolo delle politiche di inclusione e sostegno
In risposta all’aumento degli studenti con disabilità, la scuola italiana ha rafforzato le proprie strutture di sostegno organico e di risorse dedicate. Grazie a normative come il DPR 81/2009, vengono promosse classi più flessibili e individualizzate, con un impatto positivo sull’intera esperienza educativa.
Incremento delle risorse e copertura delle cattedre di sostegno
- Per l’anno scolastico 2025/26, sono previste 1.866 nuove unità di organico di diritto dedicate al supporto degli studenti con disabilità.
- Nel 2026/27, questa cifra aumenterà a 2.000.
- La copertura delle cattedre di sostegno raggiunge il 95,2% dell’organico previsto, compatibilmente con circa 109.000 posti in deroga.
- Un’innovazione importante riguarda la conferma al 31 agosto di oltre 45.800 supplenti di sostegno, che rappresentano più del 41% del totale, garantendo continuità e stabilità.
Un esempio pratico di innovazione educativa
La possibilità di richiedere conferma del docente di sostegno già assegnato, richiesta per la prima volta, ha migliorato significativamente la continuità didattica, riducendo il turnover e aumentando l’efficacia dell’intervento educativo.
Formazione e specializzazione dei docenti per un supporto più efficace
Per rafforzare ulteriormente questa strategia inclusiva, il Governo ha istituito percorsi di formazione alternativi a quelli universitari, rivolti anche ai docenti precari non ancora qualificati. Questi programmi puntano ad aumentare la competenza territoriale e la qualità dell’assistenza educativa.
Conclusioni: la scuola italiana come modello di inclusione e flessibilità all’avanguardia
Frassinetti sottolinea come tutte queste iniziative dimostrino l’impegno continuo del Governo nel promuovere un sistema scolastico davvero inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di ogni studente e delle loro famiglie. La costruzione di un ambiente di apprendimento flessibile, sostenuto da risorse adeguate e formazione puntuale, si traduce in un sistema educativo che guarda con fiducia al futuro, mantenendo l’Italia tra i paesi europei più all’avanguardia in tema di inclusione scolastica.
Frassinetti vede la scuola italiana come un esempio di innovazione, integrando un’organico di sostegno rafforzato e un rapporto alunno/docente sempre più efficace, caratterizzato da flessibilità e attenzione all’inclusione, rendendola un modello all’avanguardia in Europa.
Attraverso l’aumento delle risorse, la copertura delle cattedre di sostegno che raggiunge il 95,2%, e la creazione di classi più flessibili e individualizzate, anche grazie a normative come il DPR 81/2009, la scuola rafforza il supporto e l’inclusione degli studenti con disabilità.
Implementando percorsi di formazione specifici e specializzazione dei docenti, anche rivolti a precari, si migliora la competenza territoriale e la qualità dell’assistenza, favorendo interventi più efficaci e personalizzati per ogni bisogno degli studenti.
Con la conferma al 31 agosto di oltre 45.800 supplenti di sostegno, la scuola assicura continuità e stabilità, riducendo il turnover degli insegnanti di supporto e migliorando l’efficacia degli interventi educativi.
L’introduzione di nuove unità di organico dedicate e la possibilità di richiedere conferma dei docenti di sostegno hanno migliorato la copertura delle esigenze e rafforzato la presenza di supporto qualificato nelle scuole italiane.
La flessibilità consente di adattare gli interventi educativi alle esigenze di ogni alunno, creando ambienti più inclusivi, personalizzati e favorendo l’accettazione della diversità.
Le politiche di formazione puntano a qualificate competenze territoriali e a migliorare la qualità dell’assistenza educativa, contribuendo al successo di un modello scolastico più inclusivo e flessibile.
L’inclusione è al centro delle politiche scolastiche, attraverso risorse dedicate, formazione specifica e una normativa che promuove ambienti di apprendimento flessibili e personalizzati, rendendo l’Italia un esempio di eccellenza europea.
Gli obiettivi includono creare un sistema inclusivo, adattabile alle diverse esigenze degli studenti, promuovendo flessibilità, ascolto delle famiglie e innovazione continua per garantire un’educazione di qualità.
L’Italia si distingue per un modello di inclusione organico e rafforzato, caratterizzato da risorse dedicate, normative avanzate, formazione specifica e un rapporto alunno/docente molto efficace, mantenendo un ruolo di leadership in Europa nel campo dell’inclusione scolastica.